L'attrice diventata famosa con Twilight, si è misurata al cinema con un personaggio immortale, diretta da Pablo Larraìn. La difficoltà più grande? Dire no a certe domande
L'attrice diventata famosa con Twilight, si è misurata al cinema con un personaggio immortale, diretta da Pablo Larraìn. La difficoltà più grande? Dire no a certe domandeSpencer è uno dei biopic più attesi dell'anno. Presentato a Venezia, si aspetta il suo arrivo nelle sale forse a novembre 2021 per scoprire se Kristen Stewart ha mantenuto la promessa di restituire in maniera fedele lo strazio e la forza di una donna ormai immortale, Lady Diana Spencer. In un'intervista concessa a MoviePlayer, Stewart ha dichiarato: «Sono diventata più attenta ai ruoli che scelgo» e con la defunta ex moglie del principe Carlo è stato amore a prima vista.
La trama di Spencer
Facciamo un passo indietro e raccontiamo qualcosa della trama di Spencer. Intanto, Pablo Larraìn ha voluto restituire non tanto ciò che già sappiamo della storia di Diana Spencer, quanto gli stati emotivi spesso dati per scontati da un pubblico avido solo di nuovi, scottanti particolari sulla vita della principessa triste.
Il film si focalizza su un weekend decisivo, tre giorni in cui Lady Diana lotta per ritrovare il suo essere Spencer, il suo essere originario. Combatte una battaglia psicologica con sé stessa e il mondo che la circonda, tra slanci vitali e sconforto. Siamo tra la vigilia di Natale e il boxing day (Santo Stefano), il momento della rinascita di una donna sconfitta dai suoi demoni e dalle oppressioni del protocollo reale.
Come per Jackie, Larraìn restituisce il senso di oppressione della protagonista, i moti dell'animo e le sue lotte interiori in un clima a tratti claustrofobico. Del resto, come si legge sul cartello iniziale questa è «una fiaba ispirata a una tragedia vera».
Come si è avvicinata al personaggio
Kristen Stewart ha amato tantissimo il suo ruolo in Spencer. Il suo merito primigenio è quello di evocare, senza mai scadere nell'imitazione. Come ha dichiarato in una recente intervista a MoviePlayer, interpretare questo personaggio così ancora fortemente ancorato al nostro tempo, è stato «un tuffo nell'immaginazione emotiva di Diana, in un punto di svolta cruciale nella sua vita. È un'affermazione fisica della somma delle sue parti, che inizia con il suo nome di battesimo: Spencer. È un sforzo straziante per lei di tornare a sé stessa, mentre Diana si sforza di mantenere ciò che il nome Spencer significa per lei».
Il lavoro con Pablo Larraìn è un punto di svolta nella carriera dell'ex ragazza vampira di Twilight. Stewart ha dichiarato: «Sono diventata più attenta ai ruoli che scelgo. Non mi facevo per niente desiderare quando mi proponevano un ruolo. Pensavo di poter fare tutto, era bello pensarlo ma non era esattamente così. Ora starò più attenta. Penso di aver sviluppato un istinto migliore per capire cosa è adatto a me e cosa no, per comprendere ciò che può essere importante per me anche a livello personale».
Le difficoltà di Kristen con Diana
Molti critici e addetti ai lavori hanno cercato di trovare i tratti più autobiografici in comune tra Kristen Stewart e Lady Diana. Ma l'attrice, in un'intervista a Sky, ha subito messo in chiaro le cose. «È difficile fare un confronto perché era una figura di spicco. Il suo lavoro era quello di sostenere l'ideale. A me è permesso fare errori e scelte. Mi sento molto fortunata a non avere la schiacciante responsabilità di dover essere in un certo modo».
Un'altra difficoltà vissuta per questo ruolo è data dalle continue domande sulle questioni morali legate al personaggio e sulla sua opinione su come sono andate le cose: «non è mio compito avere ragione o torto sulle cose, e insegnare alcunché alle persone». «Non sono una regina, non sono una principessa – ha aggiunto – Deve essere stato pesante per lei fare certe scelte».
Le altre Lady D
Non è la prima volta che Lady Diana viene raccontata sul grande e piccolo schermo. Il primo tentativo di trasposizione lo ha fatto la ABC con il film Charles & Diana: A Royal Love Story. L'operazione fu messa in circolazione 14 mesi dopo le nozze reali. Poi fu la volta della interpretazione di Caroline Bliss, che il Times definì «ragionevolmente accurata» e onesta.
La Cbs ha realizzato tre film sulla principessa del Galles: The Royal Romance of Charles and Diana (1982) con Catherine Oxenberg; The Women of Windsor (1992) con Nicola Formby; La principessa triste (1996) con Julie Cox, la cui interpretazione non fu molto apprezzata. In Diana – La storia segreta di Lady D, il regista Oliver Hirschbiegel mise in imbarazzo una star del calibro di Naomi Watts, esponendola alle critiche della stampa nazionale e internazionale.
La prima attrice che è riuscita a restituire interamente le fragilità e la furbizia della giovane principessa è stata Emma Corrin in The Crown: per questo ruolo l'attrice britannica ha vinto il Golden Globe e il Critics' Choice Television Award. A raccogliere la sua eredità sarà Elizabeth Debicki, che interpreterà Lady D nella quinta stagione della serie Netflix, impersonando una Diana più matura, quella del divorzio e del carnevale mediatico che l'avrebbero portata alla morte.
Foto apertura: LaPresse