Il 6 maggio compie 60 anni. Dagli inizi come attore di b-movie al successo con E.R.-Medici in prima linea, fino all’Oscar e alla paternità, vita e carriera del divo di Hollywood.
Il 6 maggio compie 60 anni. Dagli inizi come attore di b-movie al successo con E.R.-Medici in prima linea, fino all’Oscar e alla paternità, vita e carriera del divo di Hollywood.Tanti uomini invecchiano come il vino: migliorano, insomma, con l’età. Se c’è ne uno per cui il detto vale davvero, questo è George Clooney, il cui fascino è aumentato esponenzialmente con i capelli sale e pepe. Il 6 maggio l’attore, regista ed (ex?) sex symbol compie 60 anni. Ripercorriamo la biografia di George Clooney, dalla vita privata alla carriera, fino all’impegno umanitario.
L'infanzia e l'adolescenza in Kentucky
Figlio dell’ex reginetta di bellezza Nina Bruce e dell’anchorman Nick, George Clooney nasce il 6 maggio 1961 a Lexington, in Kentucky. Una famiglia, la sua, abituata ai riflettori visto che sua zia è la cantante Rosemary Clooney, a sua volta madre di due attori: Rafael e Miguel Ferrer, quest’ultimo tra i protagonisti di Twin Peaks. Discreto giocatore di baseball e basket, frequenta l’università senza laurearsi, per poi intraprendere i lavori più disparati, prima di affermarsi come attore.
La fama con E.R. - Medici in prima linea
L’esordio come attore per George Clooney arriva già nel 1978 nella miniserie Colorado. Successivamente, nel 1984 ottiene una parte nella sitcom E/R, ambientata in un pronto soccorso proprio come la quasi omonima serie che gli darà il successo una decina di anni dopo. Prima di interpretare il pediatra Douglas "Doug" Ross, Clooney fa però la classica gavetta, dividendosi tra partecipazioni a telefilm (ad esempio L'albero delle mele) e ruoli in b-movie come Il ritorno dei pomodori assassini. Come detto, la fama internazionale arriva con E.R. - Medici in prima linea, di cui è protagonista nelle prime cinque stagioni (1994-1999): un eccezionale trampolino di lancio per la sua carriera, che lo consacra anche come sex symbol.
George Cloney: i film più belli
Grazie alla fama raggiunta con E.R., George Clooney riesce a dare una svolta alla sua filmografia. Nel 1996, mentre sul piccolo schermo interpreta il dottor Ross, ottiene il ruolo di coprotagonista in Dal tramonto all’alba di Robert Rodriguez, dove recita al fianco di Quentin Tarantino, Harvey Keitel e Juliette Lewis. Dopo aver indossato i panni dell’uomo-pipistrello nel (bruttissimo, va detto) Batman & Robin di Joel Schumacher, con Out of Sight nel 1998 avvia la collaborazione con Steven Soderbergh, che lo porterà poi a recitare nella fortunata “Trilogia Ocean's” e in Intrigo a Berlino. Tra i film di George Clooney da ricordare ci sono senza dubbio Fratello, dove sei? dei fratelli Coen e Syriana, che gli vale l’Oscar al miglior attore non protagonista nel 2006. Negli anni otterrà altre tre nomination come miglior attore (per Michael Clayton, Tra le nuvole e Paradiso amaro), senza però statuetta, che arriverà nel 2013 come produttore di Argo.
L'esordio come regista: da sex symbol ad autore impegnato
Da attore a regista, George Clooney esordisce alla macchina da presa nel thriller Confessioni di una mente pericolosa (2002), seguito da Good Night, and Good Luck (2005), che gli vale un’altra nomination all’Oscar. Ad oggi i suoi film da regista sono sette. Ai due già citati, ha infatti diretto In amore niente regole, Le idi di marzo, Monuments Men, Suburbicon e The Midnight Sky.
L'ultimo film di Clooney
Ambientato in un futuro post apocalittico, The Midnight Sky (2020) è l’ultimo film diretto e interpretato da George Clooney, nel ruolo di un astronomo che vive isolato in una stazione scientifica al Polo Nord. Un tema, quello delle stelle, che richiama un altro lavoro della sua filmografia: Gravity del 2013, di cui è stato protagonista assieme a Sandra Bullock.
Le serie tv
Diventato star grazie a una parte in una serie televisiva, George Clooney si è cimentato recentemente in una miniserie, sia come attore che regista: protagonista di Catch-22 (2019) nei panni del generale Scheisskopf, ne ha anche diretto due episodi.
La moglie: "Amal ha cambiato la mia vita"
Sposato con la collega Talia Balsam dal 1989 al 1993, dopo il divorzio dichiara di non volersi più risposare. E per lungo tempo tiene fede alla promessa: per tanti anni la sua “relazione stabile” è quella con il maiale domestico Max. Risale al 2009 l’inizio della relazione con Elisabetta Canalis (durerà un paio di anni): un legame che conferma il rapporto speciale con l’Italia, suggellato dall’acquisto di Villa Oleandra sul Lago di Como e la cittadinanza onoraria di Laglio. Scapolo d’oro di Hollywood, Clooney si “arrende” quando conosce l’avvocata, giurista e accademica libanese Amal Alamuddin, con cui convola a nozze (in Italia) nel 2014: «Non ho mai realizzato quanto fosse vuota la mia vita fino a quando non l’ho incontrata», racconterà in un’intervista il divo di Hollywood.
I figli gemelli Ella ed Alexander Cloney
Nel giro di pochi anni, Amal Alamuddin diventa moglie di George Clooney e madre dei suoi figli: il 6 giugno 2017 nascono infatti Ella e Alexander. Non uno, ma due figli a 56 anni di età. Una bella svolta per Clooney, che si sta godendo appieno il ruolo di papà di due gemelli: «La paternità mi ha regalato molto di più di quanto non abbia fatto Hollywood. Mi ha dato un senso di appartenenza, di casa e di amore incondizionato», ha spiegato.
George Cloney: l'impegno umanitario
I due figli non sono l’unica cosa che l’attore ha, per così dire, in comune con la moglie. Se Amal Clooney è infatti specializzata in diritto internazionale e diritti umani, lui si contraddistingue da sempre per l’impegno umanitario. Dopo un viaggio in Sudan con il padre nel 2006, realizza uno speciale TV intitolato A Journey to Darfur e, successivamente, partecipa al documentario Darfur Now. Coinvolto nell’organizzazione no-profit Not On Our Watch, nel 2008 viene nominato “Messaggero di Pace” delle Nazioni Unite e due anni più tardi organizza una raccolta di donazioni per le vittime del terremoto di Haiti. Sostenitore dei diritti Lgbt, del riconoscimento del genocidio armeno e del controllo sulle armi negli Stati Uniti, arriva persino a boicottare gli hotel di lusso di proprietà del sultano del Brunei, Paese nel quale sono in vigore leggi ispirate alla sharia. Non ci rimane che augurare a George buon compleanno… what else?