Ultimo appuntamento dello speciale dedicato alla realizzazione di un cortometraggio: finalmente arriviamo alla fase chiamata di post-produzione!
Ultimo appuntamento dello speciale dedicato alla realizzazione di un cortometraggio: finalmente arriviamo alla fase chiamata di post-produzione!Sceneggiatura, scelta degli attori, storyboard, preparazione delle riprese, accorgimenti tecnici per la parte video: sono i passi che abbiamo seguito nel nostro speciale dedicato alla produzione di un cortometraggio casalingo in periodo estivo.
Oggi affrontiamo il momento fondamentale e decisivo del montaggio, nel quale il materiale raccolto prende finalmente una forma compiuta.
Prima però di arrivare all'editing vero e proprio soffermiamoci un attimo sul sonoro, un aspetto di solito preso sotto gamba ma in realtà molto importante.
Più che le musiche, infatti, la raccolta di effetti sonori tramite la presa diretta (registrazione del suono durante le riprese) o a posteriori è il quid che differenzia un prodotto amatoriale di basso livello da un filmato da mostrare con soddisfazione.
Tenete infatti sempre presente che molte delle informazioni che un corto vuole offrire possono essere fatte passare attraverso il suono. In questo senso durante il lavoro sul set dedicate alcuni momenti alla registrazione di tutti i dettagli sonori che volete inserire, anche in modo indipendente dalle immagini.
Passi, rumori di sottofondo, effetti sonori, dovranno comporre un tappeto sempre presente nel corto, pena un silenzio del tutto innaturale (a meno che non sia voluto, ovviamente).
Per quanto riguarda la musica, se non volete sfruttare commercialmente, potete usare le canzoni famose che preferite, ma esistono molte library di brani del tutto gratuite.
Giungiamo così al montaggio. Una volta caricate tutte le vostre clip sul computer dovrete riguardarvele tutte per intero, annotando per ogni sequenza quali sono quelle che funzionano meglio, e cosa potete salvare delle altre.
Siate imparziali, sopratutto per quanto riguarda il ritmo del racconto, e cercate di fare vedere il girato a una persona del tutto estranea alla lavorazione, dato che avrà uno sguardo più fresco.
Nella costruzione delle scene mantenete come al solito la coerenza narrativa, fate attenzione ai raccordi tra le sequenze, e includete i suoni che vi sembrano più adatti.
Sarà un lavoro molto lungo, sopratutto se, come è cosa sacrosanta, avrete molto materiale a disposizione rispetto alla durata finale del corto. Cercate di non abusare di dissolvenze ed effetti visivi: da novizi è facile fare disastri, per cui provate a mantenere stacchi netti, tagliando l'inquadratura non appena avrà esaurito la sua funzione.
Non vi resta che completare includendo musiche e titoli di testa e coda. Siete ora pronti per mostrarlo al pubblico.
In genere conviene avere qualche parere in più da amici, in modo da ritornare al montaggio per ovviare a errori che non avete notato, ma dopo 2 o 3 sessioni potrete ritenervi soddisfatti.
Foto ©Photopin - IntelFreePress