Il 9 settembre 1998 ci lasciava uno degli artisti più amati (e cantati) della musica italiana. Ecco i suoi brani più belli.
Il 9 settembre 1998 ci lasciava uno degli artisti più amati (e cantati) della musica italiana. Ecco i suoi brani più belli.Sono passati 23 anni dalla morte di Lucio Battisti, uno dei più grandi artisti della musica italiana: il 9 settembre 1998 ci lasciava il cantante e autore che, insieme a Mogol, ci ha regalato brani indimenticabili, entrati a pieno diritto nella nostra cultura pop. Ripercorriamo la biografia e la discografia completa del cantautore italiano in 20 canzoni.
20. Balla Linda (1968)
Lanciato il 29 aprile 1968, Balla Linda è stato il primo successo di Lucio Battisti come cantante. E pensare che era stato pubblicato come lato B del singolo Prigioniero del mondo.
19. Un’avventura (1969)
Una delle canzoni d’amore più famose della musica italiana. Con questo brano, Battisti partecipò per la prima e unica volta a Sanremo.
18. Non è Francesca (1969)
Interpretato originariamente dal gruppo beat I Balordi, questo brano fu pubblicato come singolo insieme a Un’avventura, diventando anch’esso un classico. Il tema della canzone? L’ostinazione di un uomo, che non vuole credere al tradimento della compagna, anche di fronte all'evidenza.
17. Acqua azzurra, acqua chiara (1969)
Tormentone dell’estate 1969, Acqua azzurra, acqua chiara permise a Lucio Battisti di vincere il Festivalbar. Da allora si è affermato come uno dei brani più amati della canzone italiana.
16. Dieci ragazze (1969)
Pubblicato come lato B di Acqua azzurra, acqua chiara, Dieci ragazze raggiunse rapidamente una notevole popolarità e ancora oggi gode di una certa notorietà tra le canzoni di Battisti.
15. Mi ritorni in mente (1969)
«Mi ritorni in mente/Bella come sei/Forse ancor di più/Mi ritorni in mente/Dolce come mai/Come non sei tu/Un angelo caduto in volo/Questo tu ora sei/In tutti i sogni miei/Come ti vorrei/Come ti vorrei»: una delle frasi romantiche di canzoni italiane più famose.
14. Fiori di rosa, fiori di pesco (1970)
Con il singolo Fiori rosa, fiori di pesco, Lucio Battisti partecipò al Festivalbar 1970 vincendo la kermesse per la seconda volta in consecutiva.
13. Il tempo di morire (1970)
Una motocicletta tutta cromata, in cambio di una notte di sesso. Ebbene sì, di questo parla Il tempo di morire, uno dei brani più conosciuti della discografia di Lucio Battisti («Mi costa una vita/per niente la darei/ma ho il cuore malato/e so che guarirei»).
12. Emozioni (1970)
Lanciata nel 1970, Emozioni è la canzone con cui, più che in tutte le altre Lucio Battisti mise a nudo il proprio animo (anche se le parole sono come sempre di Mogol).
11. Pensieri e parole (1971)
«Che ne sai tu di un campo di grano/Poesia di un amore profano/La paura d'esser preso per mano, che ne sai»: nel 1971 il singolo raggiunse la prima posizione della classifica italiana e vi rimase per tre mesi.
10. Eppure mi sono scordato di te (1971)
Frutto della magica coppia Mogol-Battisti, Eppur mi son scordato di te fu incisa dalla Formula 3. Lucio la interpretò in versione acustica durante la trasmissione tv Teatro 10, il 1° maggio 1971.
9. La canzone del sole (1971)
Nello stesso anno, Battisti aveva lanciato quella che sarebbe la più classica delle canzoni da falò in spiaggia. Curiosità: La canzone del sole è stata pubblicata solo come singolo e non compare in nessun album dell’artista.
8. E penso a te (1972)
Composto da Battisti e Mogol, E penso a te fu Inizialmente pubblicata nell'interpretazione di Bruno Lauzi. La versione di Battisti arrivò un po’ dopo, nel 1972, all'interno dell'album Umanamente uomo: il sogno.
7. I giardini di marzo (1972)
«Che anno è, che giorno è?/Questo è il tempo di vivere con te». Il testo de I giardini di marzo, scritto da Mogol in chiave autobiografica, parla degli anni della sua infanzia nel dopoguerra, tra povertà e difficoltà familiari.
6. Il mio canto libero (1972)
«In un mondo che/Non ci vuole più/Il mio canto libero sei tu/E l'immensità/Si apre intorno a noi/Al di là del limite degli occhi tuoi». Anno 1972, altra canzone entrata nel cuore degli italiani e nella storia della nostra musica.
5. Io vorrei... Non vorrei... Ma se vuoi (1972)
Brano bellissimo, che contiene almeno due frasi entrate nell’immaginario collettivo: «Come può uno scoglio/arginare il mare?», così come «Le discese ardite/E le risalite»
4. Ancora tu (1976)
Brano pop innovativo, con sonorità disco music e un testo più parlato che cantato da Battisti, Ancora tu era davvero una canzone molto avanti per i tempi in cui fu lanciata.
3. Sì, viaggiare (1977)
«Sì viaggiare/Evitando le buche più dure/Senza per questo cadere nelle tue paure/Gentilmente senza fumo con amore/Dolcemente viaggiare/Rallentando per poi accelerare/Con un ritmo fluente di vita nel cuore/Gentilmente senza strappi al motore»: eccezionale brano da ascoltare al volante, fu inciso da Battisti anche in inglese, con il titolo Keep on Cruising.
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2. Una donna per amico (1978)
Il singolo Una donna per amico/Nessun dolore raggiunse il primo posto della classifica italiana e fu il secondo più venduto del 1978, dietro a Stayin' Alive dei Bee Gees.
1. Con il nastro rosa (1980)
«Inseguendo una libellula in un prato/Un giorno che avevo rotto col passato/Quando già credevo di esserci riuscito/Son caduto/Chissà, chissà chi sei/Chissà che sarai/Chissà che sarà di noi/Lo scopriremo solo vivendo»: lanciato nel 1980, Con il nastro rosa è stato l’ultimo grande singolo pubblicato da Lucio Battisti.
E come se tutto ciò non fosse abbastanza, ecco un video da vedere assolutamente, se non l'avete ancora fatto. Battisti e Mina. Insieme.
Foto: @LaPresse