Da “Chiamami ancora amore”, il capolavoro di Roberto Vecchioni alla struggente “Fai rumore” di Diodato, ecco i vincitori delle ultime dieci edizioni del Festival di Sanremo.
Da “Chiamami ancora amore”, il capolavoro di Roberto Vecchioni alla struggente “Fai rumore” di Diodato, ecco i vincitori delle ultime dieci edizioni del Festival di Sanremo.Sanremo è ormai – con tutte le cautele del caso – alle porte. Con l’ok del CTS che sta approvando proprio in queste ore i protocolli di sicurezza messi in campo dalla Rai, la manifestazione avrà luogo dal 2 al 6 marzo presso il famigerato Teatro Ariston di Sanremo, in una città che sarà praticamente a porte chiuse.
Nessun evento esterno, nessun red carpet nessuna manifestazione collaterale e cantanti blindati negli hotel. La gara pero' ci sarà, almeno quella! Chi vincerà quest’anno? Secondo i bookmakers (fonte Planetwin65) la coppia formata da Fedez e Francesca Michielin sembra imbattibile seguita dai Maneskin e dal re dei tormentoni estivi Irama. La prima vera outsider sembra essere Annalisa. Ma com’è andata negli ultimi dieci anni? Perché si sa, chi entra papa esce spesso cardinale…
2020 Diodato, Fai Rumore
Era sabato 8 febbraio 2020: in un mondo ancora ignaro di quello che sarebbe successo da lì a poco trionfo’ Diodato con la struggente “Fai Rumore”, vincendo il Festival condotto da Amadeus e Fiorello. Un anno d’oro per il cantautore tarantino culminato anche con la vittoria ai David di Donatello e il Nastro d’Argento per “Che vita Meravigliosa” inserita nella colonna sonora del film “La Dea Fortuna” di Ferzan Ozpetek e di una esibizione mozzafiato in un’Arena di Verona purtroppo completamente vuota durante l’evento europeo in mondovisione che ha sostituito l’ "Eurovision Song contest 2020” annullato a causa della pandemia. Tantissimi premi ma purtroppo pochissime occasioni durante l’anno per incontrare il pubblico costretto a casa dai vari lockdown e divieti. In estate Diodato è riuscito a portare il suo spettacolo diventando protagonista di una serie di date (con pubblico distanziato) culminate con due serate al Castello Sforzesco di Milano.
2019: Mahmood, Soldi
Davanti a più di 10 milioni di italiani, e battendo i favoritissimi Ultimo e Loredana Bertè (secondo e quarto posto nella classifica finale) al festival 2019 contrassegnato dalle polemiche nate in seguito alle dichiarazioni dell’allora Ministro degli Interni Matteo Salvini sui migranti, vinse il giovanissimo Mahmood, milanese originario del quartiere Gratosoglio con padre egiziano, con la canzone “Soldi”, nella quale il cantante descrive il rapporto con il padre assente. “Soldi” diventò presto la canzone dell’anno travalicando i confini nazionali: nel maggio del 2019, a Tel Aviv la canzone sfiora la vittoria all’Eurovision Song Contest arrivando purtroppo solo seconda ma consacrando Mahmood come star internazionale. Da lì una vagonata di successi e hit radiofoniche, da “Rapide” a “Dorado” fino all’ultimissima “Inuyasha”.
2018: Ermal Meta e Fabrizio Moro, “Non mi avete fatto niente”
Se Ultimo vinse la sezione giovani proposte con “Il ballo delle incertezze”, tra i big trionfano Ermal Meta e Fabrizio Moro, i vincitori annunciati fin dal giorno uno. Nessuna sorpresa quindi per pubblico e critica e per il pezzo dedicato al terrorismo e al senso di paura che lo stesso provoca. Il percorso della canzone, che cita al suo interno i tristi eventi avvenuti sulla Rambla a Barcellona e al Bataclan di Parigi durante il festival diretto da Claudio Baglioni, non fu tuttavia quell’anno privo di ostacoli: ci fu una forte polemica sul fatto che il brano non fosse del tutto inedito e quindi idoneo per la manifestazione. La parte tuttavia uguale al pezzo incriminato “Silenzio” non era superiore ad un terzo del brano; “Non mi avete fatto niente” fu quindi, regolamento alla mano, “salvata” da Claudio Baglioni.
2017: Francesco Gabbani, “Occidentali’s Karma”
A Sanremo arriva la regina della tv Maria De Filippi a condurre con il direttore artistico Carlo Conti ma a trionfare fu Francesco Gabbani con il suo inseparabile gorilla ballerino con il pezzo tormentone “Occidentali’s Karma”. La favorita della vigilia Fiorella Mannoia dovette accontentarsi del secondo posto davanti ad un Italia travolta dal ritorno “La folla grida un mantra
l'evoluzione inciampa, La scimmia nuda balla, Occidentali's Karma”. Piccola curiosità: sapete quale fu il momento più visto in tv di quell’edizione? Maria De Filippi sul palco con Francesco Totti, ospite del festival in quella edizione.
2016: Stadio, “Un giorno mi dirai”
Assieme a Carlo Conti arrivano sul palco dell’Ariston Gabriel Garko e il ciclone Virginia Raffaele che con le sue maschere si consacrò come star assoluta e comica di primissimo livello. Da teche Rai sono diventate la sua Carla Fracci, la sua Belen Rodriguez o la sua Ornella Vanoni un po’ svampita che ha ricordato sul palco tutti i suoi amori di gioventù. Trionfò quell’anno, quasi come fosse un premio alla carriera, la band degli Stadio con “Un giorno mi dirai”, a Patty Pravo solo il premio della critica Mia Martini per il pezzo “Cieli immensi”. Una piccola e dolcissima ragazza però girava con lo zainetto per Sanremo: era Francesca Michielin, vera sorpresa dell’anno e seconda classifica con “Nessun grado di separazione”, che le valse anche il ticket per l’Eurovision di Stoccolma, in seguito alla rinuncia degli Stadio.
2015: il Volo, “Grande Amore”
Amati ed odiati, i tre ragazzi del Volo hanno comunque un merito: far diventare oro tutto quello che toccano. E il loro arrivo fu un trionfo. Forti del loro successo internazionale, nuovi rappresentati del belcanto nel mondo, Gianluca Ginoble Ignazio Boschetto e Piero Barone hanno letteralmente dominato con la loro canzone l’edizione del 2015 del Festival. Ottima performance anche all’Eurovision Song Contest dove la canzone arrivò terza conquistandosi il favore di tantissimi paesi in Europa.
2014: Arisa, “Controvento”
Quasi come se fosse un risarcimento per il secondo posto del 2012 della bellissima “La Notte”, Arisa trionfa a Sanremo nel 2014 con “Controvento”. Condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto, il festival del 2014 fu caratterizzato come l’edizione precedente dalla doppia canzone presentata dai cantanti in gara. Tra le hit di quell’anno “Bagnati dal sole” di Noemi e “Vivendo adesso” di Francesco Renga.
2013: Marco Mengoni, “L’essenziale”
Nell’italia montiana del rigore - nel senso di Mario Monti diventato da poco premier di un governo tecnico - mai titolo fu piu appropriato: è “L’essenziale” di Marco Mengoni a vincere l’edizione del 2013 del festival della canzone italiana. Una consacrazione assoluta per il vincitore di XFactor che da quel momento inizia una carriera da big della musica italiana. Medaglia d’argento per gli Elio e le storie tese e la loro “Canzone mononota” che seppur molto divertente non riesce a diventare una hit storica come la celeberrima “Terra dei cachi” del 1996.
2012: Emma, “Non è l’inferno”
Vince Emma con “Non è l’inferno” in un podio tutto al femminile con Arisa seconda con “La notte” e Noemi terza con “Sono solo parole” ma la donna che conquista tutte le copertine quell’anno è Belen Rodriguez, tra le conduttrici dell’edizione del festival di Gianni Morandi, per la famosa “farfallina” che diventò protagonista di tutti i rotocalchi e di tutti i talk show. Solo quarti Gigi D’alessio e Loredana Bertè con “Respirare” in quello che è rimasto uno dei duetti cult di Sanremo degli ultimi dieci anni.
2011: Roberto Vecchioni, “Chiamami ancora amore”
“E per tutti i ragazzi e le ragazze, che difendono un libro, un libro vero, Così belli a gridare nelle piazze, Perché stanno uccidendo il pensiero Chiamami ancora amore”. E’ quasi una poesia il testo del capolavoro di Roberto Vecchioni che trionfa al festival del 2011, diretto dall’amico Gianni Morandi. Non c’è gara per nessuno di fronte al professor Vecchioni che regala a Sanremo e agli italiani una delle canzoni più belle della musica. Tutti dietro: dal duetto Emma Modà “Arriverà” arrivato secondo ad Albano solo terzo con “Amanda è libera” fino alle eliminate Anna Oxa e Patty Pravo.