Da Nevermind dei Nirvana a Out of Time degli R.E.M., ecco i principali capolavori pubblicati in un anno di grazia per la musica.
Da Nevermind dei Nirvana a Out of Time degli R.E.M., ecco i principali capolavori pubblicati in un anno di grazia per la musica.Il 2020 è stato un anno triste per la musica, data l’impossibilità di fare (e assistere ai) concerti. Non è però stato un anno avaro di musica, visto che di dischi ne sono usciti parecchi. E alcuni anche piuttosto interessanti, come Folklore di Taylor Swift, Fetch the Bolt Cutters di Fiona Apple e Future Nostalgia di Dua Lipa. Grazie, ragazze, ma niente a che vedere con il buon vecchio 1991: ecco cinque straordinari album usciti 30 anni fa.
5. Nevermind – Nirvana
L’album che ha messo Seattle sulla cartina del rock, che ha dato voce alla Generazione X, che ha sdoganato il grunge (nonché le camicie di flanella). Nevermind esce il 24 settembre 1991, trasformando i Nirvana (al secondo disco) da band emergente a fenomeno planetario. Ci sono dentro Smells Like Teen Spirit, Come As You Are, Polly, Lithium, In Bloom. Praticamente un best of, condito da una delle copertine più celebri della musica, quella con il bambino nudo in piscina che nuota dietro a un biglietto da un dollaro. Uscito in sordina, a febbraio del 1992 Nevermind spodesta Dangerous di Michael Jackson dalla vetta della classifica Billboard ed entra ufficialmente nella storia.
4. Blood Sugar Sex Magik - Red Hot Chili Peppers
Anche Blood Sugar Sex Magik arriva nei negozi di dischi (e non su Spotify, incredibile vero?) il 24 settembre 1991, in una giornata che si rivela campale per la musica a stelle e strisce. Se dalle parti di Seattle Kurt Cobain e compagni prediligono pesanti camicie a quadri, a Los Angeles Anthony Kiedis e soci pubblicano album a petto nudo dal 1983, con risultati alterni. I Red Hot Chili Peppers fanno il botto con questo disco, contenente i singoli Give It Away e Under The Bridge, nonché innumerevoli riferimenti sessuali nei testi. Il successo è talmente grande da schiacciare il chitarrista John Frusciante, che lascia la band, per poi tornarci, per poi lasciarla di nuovo, per poi tornarci ancora, etc.
3. Use Your Illusion I & II - Guns N' Roses
Non uno ma due album o, meglio, due volumi dello stesso disco. Come preferite, fatto sta che Use Your Illusion I e Use Your Illusion II escono insieme alla mezzanotte del 17 settembre 1991, ponendo fine a un’attesa spasmodica iniziata tre anni prima con la pubblicazione di G N' R Lies, deludente seguito della straordinaria opera prima Appetite for Destruction. Axl Rose e Slash non si ripetono a quei livelli lì, ma nel volume 1 ci sono comunque le power ballad Don’t Cry e November Rain, mentre nel 2 viene inserita la cover di Knockin' on Heaven's Door, diventata più famosa dell’originale di Bob Dylan.
2. Achtung Baby - U2
Gli U2 non hanno certo bisogno di un disco come Acthung Baby per conquistare il mondo. Lo hanno già fatto, partendo da Dublino, grazie al trittico War-The Unforgettable Fire-The Joshua Tree, sfornato tra il 1983 e il 1987. Ma lo incidono comunque e ci infilano dentro l’immortale One, assieme a un bel po’ di elettronica. Punto a sfavore, che non inficia la qualità dell’album: è con Achtung Baby, uscito il 18 novembre 1991, che Bono Vox crea il suo alter ego The Fly, iniziando a indossare discutibili (seppur iconici) occhialoni appunto a mosca.
1. Out of Time – R.E.M.
Gli R.E.M. hanno alle spalle ben sei album quando il 12 marzo del 1991 pubblicano Out of Time. È il disco della definitiva consacrazione della band di Athens attiva dal 1980. Anno in cui Michael Stipe doveva avere ancora molti capelli, già invece notevolmente diradati all’epoca dello straordinario video dell’altrettanto straordinario singolo Losing My Religion, che trascina il disco capace di vendere 18 milioni di copie. L’album contiene anche un altro brano molto famoso, Shiny Happy People, che non verrà mai suonato dal vivo: troppo allegro, evidentemente.
Foto apertura: Jacek Nowak @123rf.com