Da Casalingo di Bugo a Everything’s Gonna Be Alright di Bob Marley, 10 brani (più uno) per la colonna sonora di un anno dominato dalla pandemia.
Da Casalingo di Bugo a Everything’s Gonna Be Alright di Bob Marley, 10 brani (più uno) per la colonna sonora di un anno dominato dalla pandemia.Visto l’andamento della pandemia di Coronavirus, verrebbe da citare un celebre film e affermare che non ci resta che piangere. E invece, per tirarci su tra una restrizione e l’altra, perché non esorcizzare tristezza, noia e insicurezza cantando un po’ o, almeno, ascoltando buona musica?
Canzoni per la pandemia: la colonna sonora del 2020
Ecco la colonna sonora ironica di questo 2020, che sicuramente non entrerà nella hit parade degli anni più belli.
1. Casalingo – Bugo
«Se sei casalingo/Ami il fuoco del fornello, come me/Ti alzi e poi ti svegli/Con il granchio nel cervello come me […] Noi non siamo umani e tu lo sai/Stare in casa è qualcosa di/Di spettacolare».
Questa canzone è stata lanciata nel 2002: se nel frattempo non ha cambiato idea, a Bugo la quarantena non deve essere pesata affatto.
2. U Can't Touch This – MC Hammer
MC Hammer è una cosiddetta one-hit wonder: è infatti noto al grande pubblico per un solo singolo, U Can't Touch This del 1990, nato dal campionamento di Super Freak di Rick James. Un brano di 30 anni fa, ma dal titolo decisamente attuale: non puoi toccarlo (qualsiasi cosa sia). Anzi, se proprio devi, ricordati di lavare le mani.
3. Hands Clean – Alanis Morissette
All’inizio fu la penuria di Amuchina, il cui prezzo balzò alle stelle sul mercato nero. Da allora è passato tanto tempo, ma la raccomandazione è sempre quella: quando si rientra a casa, prima di mangiare e cucinare, dopo aver toccato qualsiasi superficie… l’igienizzazione della mani è fondamentale. Durante le operazioni, ascoltare questo brano di Alanis Morissette.
4. Work from Home – Fifth Harmony & Ty Dolla $ign
Il testo di questa canzone è più che altro un invito al partner a rimanere a casa per fare, insieme, quel lavoro da cui nascono i bambini. Però, ecco, ci piace anche intenderlo come un inno allo smart working, a cui ci siamo dovuti (nostro malgrado) abituare in epoca di pandemia.
5. Behind the Mask - Fleetwood Mac
Questo brano si addice particolarmente al 2020 non solo per il titolo (“Dietro la maschera”), ma anche per le prime parole del testo: «Don't you come too close to me / You're dangerous, can't you see». Insomma, non solo occorre indossare sempre la mascherina, ma bisogna anche mantenere il distanziamento sociale. I Fleetwood Mac lo sapevano già nel 1990.
6. Quattro amici al bar – Gino Paoli
Quattro e non più di quattro. Al bar, così come al ristorante. E solo nelle regioni gialle, perché in quelle arancioni e rosse, dove l’unico consumo consentito è quello da asporto, nemmeno ci si può sedere al tavolo.
7. Don't Stand So Close to Me – The Police
Starnutire e tossire nell’incavo del gomito, lavarsi spesso le mani ma, soprattutto, mantenere il distanziamento sociale. Queste le raccomandazioni per evitare la diffusione del Covid-19: a giudicare dal titolo di questo brano, Sting e compagni lo sapevano già nel 1980.
8. Eyes Without a Face – Billy Idol
Ecco che cosa siamo diventati in questo 2020: degli occhi senza faccia, visto che tutto il resto (naso, bocca, mento) è coperto dalla mascherina. La mascherina è importante, è bene ricordarlo, ma non vediamo l’ora di metterla nel cassetto per sempre e rivedere in giro tanti brutti musi.
9. Everything’s Gonna Be Alright – Bob Marley
Letteralmente: andrà tutto bene. Sì, ma da quando? E per quanto, soprattutto? Durante il lockdown “originale” la gente aveva appeso gli striscioni con questa scritta alle finestre e, speranzosa, cantava sul balcone. Adesso è passata sia la voglia di slogan che quella di esibirsi in terrazzo.
10. L’anno che verrà – Lucio Dalla
«Si esce poco la sera/Compreso quando è festa». Testo profetico quello de L’anno che verrà del grande Lucio Dalla, ma fin troppo ottimista: ormai di sera non si esce proprio e, quando è festa, non si può nemmeno mettere il becco fuori di casa. Rimane viva la speranza: «Ma la televisione ha detto che il nuovo anno/Porterà una trasformazione/E tutti quanti stiamo già aspettando». Il vaccino, ovviamente.
Bonus track: Con te partirò – Andrea Bocelli
"Con te partirò" o "Conte, partirò?". La sensazione è che, quando ci saremo messi tutto alle spalle, saranno in tanti a partire per Paesi che non hanno mai veduto o vissuto, magari raggiungendoli su navi (da crociera) per mari che esistono eccome. Con/te partirò: mi devi solo dare l’autorizzazione.
Foto apertura: citalliance-123RF