Il caso vuole che nella giornata d'inizio dei Mondiali di calcio si celebri anche la Giornata mondiale contro il lavoro minorile.
Il caso vuole che nella giornata d'inizio dei Mondiali di calcio si celebri anche la Giornata mondiale contro il lavoro minorile.Il 12 giugno è la Giornata mondiale contro il lavoro minorile, una giornata indetta dall'ONU per mantenere alta l'attenzione sulla salvaguardia dell'infanzia nel mondo.
La giornata cade quest'anno incidentalmente con l'inizio dei Mondiali di calcio ospitati dal Brasile, un Paese che di lavoro minorile ne sa parecchio.
- Ma non è certo un caso isolato quello del Brasile. Sono moltissimi i Paesi del mondo in cui i bambini vengono sfruttati nel mondo del lavoro e in quello della malavita.
D'altra parte anche nella 'civilissima' Europa il fenomeno del lavoro minorile continua a esistere, come da noi in Italia, soprattutto nelle zone in cui povertà, mancato sviluppo e arretratezza culturale sono prevalenti.
- Anche perchè la conseguenza immediata del lavoro minorile è l'abbandono scolastico che rende di fatto molto difficile la costruzione di un futuro migliore.
La fine del lavoro minorile in Italia è una conquista molto recente e ancora non definitiva. Basti pensare che ancora per buona parte del 1900 i bambini erano occupati nei campi, nelle fabbriche, nelle miniere, al pari degli adulti.
Ma perchè l'ONU ha stabilito questa giornata? In realtà perchè il lavoro minorile è in netto contrasto con la Carta dei diritti del fanciullo, redatta nel 1924 e successivamente trasformata nella Convenzione internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza che proprio l'ONU ha ratificato definitivamente nel 1989.
- Il diritto al gioco, all'istruzione, alla salute, alle cure, all'amore. Il diritto di non essere sfruttati, nè costretti ad essere impiegati nel lavoro o in attività che nuocciano alla loro salute o che ostacolino il loro sviluppo fisico, mentale, o morale.
C'è ancora molta strada da fare perchè davvero questi diritti siano "riconosciuti a tutti i fanciulli senza alcuna eccezione, senza distinzione e discriminazione fondata sulla razza, il colore, il sesso, la lingua la religione o opinioni politiche o di altro genere, l'origine nazionale o sociale, le condizioni economiche, la nascita, o ogni altra condizione sia che si riferisca al fanciullo stesso o alla sua famiglia" come recita la Carta dell'ONU.
- A tutt'oggi infatti sono milioni i bambini nel mondo che non trovano rispettati i loro diritti.
Sulla strada del riconoscimento dei diritti dell'infanzia lavora da sempre Save the Children, la cui fondatrice, Eglantyne Jebb, fu proprio l'autrice della prima Carta dei diritti del fanciullo (1923) ripresa dalle Nazioni Unite.
E proprio in occasione della giornata mondiale contro il lavoro minorile Save the Children presenta in questi giorni due importanti rapporti di studi realizzati in Italia.
- Una ricerca sul lavoro precoce e il rischio di devianza minorile, svolta attraverso 900 questionari somministrati a minori coinvolti nel circuito penale
- Il 7° rapporto sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia, che l'associazione realizza per monitorare la condizione di bambini e ragazzi italiani, verificare l'attuazione dei diritti stabiliti dalla Carta dell'ONU e sollecitare alle Istituzioni gli interventi necessari
Le due indagini saranno presentate ai responsabili del Governo e delle Istituzioni italiane in incontri pubblici. Per i dettagli e per sostenere i Diritti dei minori , attraverso i tanti progetti attivi sul territorio potete consultare il sito di Save the Children Italia