Secondo una ricerca americana le radiazioni degli smartphone potrebbero avere effetti negativi sulla gravidanza. Ecco perché.
Secondo una ricerca americana le radiazioni degli smartphone potrebbero avere effetti negativi sulla gravidanza. Ecco perché.Tutte le future mamme moderne se lo saranno chieste almeno una volta nel corso della gestazione, tra un messaggio in chat con le amiche e qualche telefonata... ma il cellulare farà male al piccolo?
Secondo un recente studio condotto negli Stati Uniti, sembrerebbe proprio di sì.
I ricercatori della Yale School of Medicine hanno infatti evidenziato come le radiazioni emesse dagli smartphone o, in generale, da qualsiasi dispositivo mobile, possano essere dannose anche in gravidanza, perché capaci di alterare lo sviluppo cerebrale del piccolo.
I pericoli? Secondo la ricerca l'uso del cellulare durante i mesi di gestazione esporrebbe il bambino a una maggiore possibilità di sviluppare disturbi del comportamento e iperattività.
Alla base di questo meccanismo ci sarebbe la particolare natura del cervello dell'embrione, sensibilissimo e per questo maggiormente esposto a subire gli impulsi provenienti dal cellulare, impulsi pericolosi proprio perché in grado di modificare la normale attività delle cellule cerebrali.
La questione, oggetto di grande interesse negli ultimi tempi, è in realtà ancora molto dibattuta tanto che nuove ricerche stanno tentando di fare maggiore chiarezza sui reali meccanismi di causa-effetto tra radiazoni provenienti dal cellulare e rischi per la salute (non solo durante la gravidanza).
In attesa di nuovi risultati scientifici è bene in ogni caso che le future mamme imparino a gestire l'uso dello smartphone in modo consapevole ed equilibrato.
Ecco delle semplici linee guida per l'uso del cellulare in dolce attesa
- Non tenere il dispositivo sull'addome
- Spegnere il cellulare durante le ore di riposo notturno
- Non tenere troppo alto il volume della suoneria (anche i rumori improvvisi, infatti, possono disturbare il piccolo)
- Evitare lunghe telefonate: secondo gli esperti, l'ideale sarebbe non superare i 6 minuti
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