Come ogni anno il 20 novembre è la Giornata Mondiale dell'Infanzia. Un bilancio della situazione a 25 anni dalla Convenzione ONU.
Come ogni anno il 20 novembre è la Giornata Mondiale dell'Infanzia. Un bilancio della situazione a 25 anni dalla Convenzione ONU.La giornata mondiale dell'infanzia, si celebra come ogni anno il 20 novembre, in tutto il mondo.
E' la giornata mondiale dei diritti dei bambini, sanciti per la prima volta nella Convenzione Onu sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, ratificata dall’Italia nel 1991.
Venticinque anni che hanno segnato molti avanzamenti ma ancora permangono molte situazioni critiche nelle quali ai bambini non sono riconosciuti i loro diritti fondamentali.
Come ogni anno tutte le principali Associazioni che si occupano dell'infanzia presentano il loro rapporto dettagliato, per fare il punto ed evidenziare gli aspetti sui quali occorre fare di più e meglio.
Save the Children, nel suo rapporto mette sotto i riflettori la situazione italiana dell'infanzia.
Se da una parte, in questi 25 anni l'Italia ha fatto molti progressi nella considerazione dei diritti dei bambini, emanando anche molte nuove leggi, dall'altra l'attuale situazione italiana non è rosea.
In particolare perché manca nel nostro paese una visione e un'agenda chiara e definita di politiche per l'infanzia. Non esiste concretamente un piano nazionale per l'infanzia.
La conseguenza, aggravata anche dalla crisi economica, è un disagio sempre più evidente fra i minori. Disagio sociale, educativo ed economico.
- Sono più di 1,4 milioni i bambini italiani (13,8%) che vivono in povertà assoluta;
- Il 17% dei bambini e dei ragazzi che lasciano la scuola senza completare gli studi;
- Sono più del 50% i bambini e i ragazzi italiani che non hanno occasione di visitare un museo o una mostra;
- Sono più del 60% i bambini e i ragazzi che non leggono neanche un libro durante l'anno.
La disparità tra regioni del nord e sud continua ad essere molto marcata in tutti i settori, anche nell'attività sportiva che vede i bambini del sud fortemente penalizzati rispetto ai loro coetanei del nord.
Anche l'Unicef traccia il suo bilancio chiedendosi se effettivamente, a distanza di 25 anni dalla Convenzione ONU, il mondo sia oggi un posto migliore per i bambini.
Se da un lato le conquiste sono state molte, come ad esempio:
- La riduzione della mortalità infantile;
- L'aumento dell'accesso alla scuola primaria (nel 1990 erano 100 milioni i bambini che non andavano a scuola, nel 2012 ridotti a 57);
- La diffusione sempre più estesa delle vaccinazioni pediatriche;
- Il miglioramento della salute delle madri;
- La riduzione del lavoro minorile (una riduzione di 1/3 dal 2000 ad oggi).
Il bilancio evidenzia anche come ci sia ancora tanto da fare, in tutto il mondo, per rendere effettivi i diritti dei bambini sanciti dalla Convenzione Onu sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.
Foto © Paolo Patruno