Il ritorno a casa dopo il parto è un momento di grande gioia per la coppia. Ma è anche un momento fatto di grandi cambiamenti e qualche preoccupazione. Come affrontare quindi il ritorno a casa nel modo più sereno possibile?
Il ritorno a casa dopo il parto è un momento di grande gioia per la coppia. Ma è anche un momento fatto di grandi cambiamenti e qualche preoccupazione. Come affrontare quindi il ritorno a casa nel modo più sereno possibile?Il ritorno a casa dopo il parto è un momento di grande gioia per la coppia. Ma è anche un momento fatto di grandi cambiamenti e di qualche preoccupazione. Da una parte c'è la gioia di dare finalmente inizio al proprio percorso di 'famiglia', il momento che mamma e papà hanno aspettato per i nove mesi di gravidanza, e da chissà quanto tempo prima.
Il ritorno a casa col proprio bambino dopo la gravidanza
Dopo l'ospedale e la fatica del travaglio e del parto, il ritorno a casa col proprio neonato significa senza dubbio tante cose positive:
- Che mamma e bambino sono in salute
- Che è possibile iniziare a vivere e animare lo spazio che abbiamo pensato per lui
- Che vediamo realizzarsi tanti piccoli e grandi sogni legati alla propria maternità e all'idea di genitorialità che ci si è costruite nel tempo
- Che è possibile cominciare a prendersi cura del proprio bambino tra le mura della nostra casa, costruendo intimità
Le paure più comuni
Ma il ritorno a casa, dopo il parto, è anche fonte di qualche preoccupazione: alcune sono banali e facilmente "risolvibili", altre possono rappresentare uno scoglio un po' più complesso da superare
- Abbiamo paura di non essere all'altezza di accudire il bambino
- Abbiamo paura di quasiasi cosa possa accadergli in casa
- E' possibile sentirsi depresse, troppo emotive, stanche e irritate.
- Subentra la paura di non saper interpretare il pianto o il respiro del nostro bambino, e quindi di non riuscire a soddisfare le sue esigenze
- Si viene assaliti tanti dubbi a cui non si riesce a dare risposta risposta, con in cima alla lista la questione relativa all'allattamento
Consigli per il post parto e il ritorno a casa dall'ospedale
In questi casi è importante non farsi prendere dal panico o dalla paura: nessuno nasce genitore ma è un percorso di crescita che parte non appena teniamo fra le braccia il nostro bambino. Ecco, allora, una serie di consigli per allentare la tensione e cercare di gestire al meglio questo momento per molti delicato.
Preparare la casa prima del parto
Sarebbe bene occuparsi della parte pratica-logistica nelle ultime settimane della gravidanza. Lettino, cameretta, lenzuolini, vestiti, insomma di tutto quello che può essere utile quando tornerete a casa dal parto col bebè fra le braccia. Una volta fra le mura domestiche, infatti, mamma e papà devono principalmente dedicarsi a conoscere ed entrare in relazione con il piccolo bambino imparando a riconoscersi nel ruolo di neogenitori.
Attenzione alla salute mentale e all'emotività
Il post parto è un momento delicato per la salute mentale della mamma. Un po' di tristezza è normale (si tratta del classico baby blues) ma bisogna comunque fare attenzione a non entrare in un vortice di negatività che può portare allo sviluppo della cosiddetta depressione post partum. In questi casi è sempre bene farsi seguire da un medico e, se non basta, da uno psicoterapeuta. Si tratta di figure perfette per aiutare la mamma ad affrontare questa delicata fase di passaggio esistenziale.
Coinvolgere anche il papà
Una volta fuori dall'ospedale nessuno si aspetta che la neomamma diventi wonderwoman. Non potrai fare tutto (gestire il bambino, gestire la casa, cucinare ecc) e per questo è fondamentale dividersi equamente i compiti. Il "peso" della cura del bebè sarà più leggero se diviso per due. Non c'è niente di male nemmeno a chiedere un aiuto esterno (ai nonni o alle amiche) per le prime settimane a casa tutti insieme.
Imparare a respirare
Nel respiro consapevole vive la calma, e respirare consapevolmente aiuta a recuperare centratura e armonia anche nei momenti più difficili. Quando la situazione diventa particolarmente stressante è bene prendersi anche soli cinque minuti per sé per respirare consapevolmente, aiutando il corpo a rilassarsi, mente compresa.
Attenzione alla stanchezza
La perdita di sonno e il cambio radicale delle abitudini di vita personale sono un fatto rispetto al quale c'è poco da fare. Ma potete cercare di viverlo con il sorriso. Amando questo periodo che finirà presto e che è fatto anche di grande tenerezza, di scoperte, di evoluzione.
Chiedere aiuto, se necessario
L'abbiamo già accennato: in qualunque momento, mamma e papà non devono avere timore a chiedere aiuto. Chiedete aiuto per farvi aiutare nelle cose pratiche e chiedete aiuto quando non ce la fate sul piano psicologico. Capita a tutti. Farsi aiutare è il modo pià immediato per amarci e farci del bene, facendolo anche al proprio bambino.
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