Lo sapevate che la paura degli estranei in qualche modo è un evento positivo? Scopri perchè.
Lo sapevate che la paura degli estranei in qualche modo è un evento positivo? Scopri perchè.La paura degli estranei è un'altra delle paure che spesso si manifesta nei bambini prima del compimento del primo anno. Con toni che possono essere più o meno esasperati, anche il bambino più socievole può iniziare a esprimere diffidenza e rifiuto verso le figure che non riconosce come familiari.
- Anche se può sembrare strano, in realtà la paura degli estranei è in qualche modo una conquista nello sviluppo cognitivo del bambino. Infatti questa paura può manifestarsi solo quando il bambino inizia a distinguere tra sè e il mondo esterno, quando inizia a concepire e a separare gli oggetti e gli individui fuori di sè, come qualcosa di altro, diverso e distinto da se stesso, che esistono, si muovono e reagiscono indipendentemente da lui.
La paura degli estranei è il risultato di molte competenze che il bambino ha acquisito e raffinato, in un'età in cui non è ancora autonomo emotivamente e fisicamente.
Esattamente come avviene spesso anche a noi adulti, il nuovo può generare una serie di timori, perchè non si sa bene come affrontarlo e/o perchè ci fa temere una conseguenza spiacevole.
Questa scoperta induce nel bambino due tipi di timore nello stesso tempo:
- la paura della separazione dalle figure di riferimento (la mamma, il papà)
- la paura degli estranei in quanto tali o del loro comportamento o delle conseguenze del loro comportamento
La paura degli estranei, che il bambino può manifestare con il rifiuto di guardare, toccare, farsi toccare, rispondere alla figura estranea e che può arrivare fino al pianto disperato, ha sempre queste due componenti e spinge il bambino a cercare rifugio nella mamma o nel papà, anche aggrappandosi fisicamente a loro.
Come possiamo gestire la paura degli estranei?
- Rispettando la sua paura e rassicurandolo.
- Cercando di non imporgli figure estranee, non costringerlo ad essere toccato, abbracciato, preso in braccio dalla figura verso cui manifesta paura
- Aiutandolo ad adattarsi alla figura estranea (la babysitter, gli amici, i parenti, etc.) con i suoi tempi e rassicurandolo, fino a quando scoprirà da solo che non ha motivo di avere paura.
- Facendo attenzione a inserire degli elementi nuovi nella sua vita con una certa gradualità.
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