La separazione è un processo intimo che pretende una rinascita; per la donna significa partorire di nuovo: rinasce una se stessa diversa, si struttura una nuova relazione con i figli, nonché un nuovo modo di affrontare gli eventi e tutto sullo sfondo di un mosaico di emozioni e sentimenti ricostruiti.
La separazione è un processo intimo che pretende una rinascita; per la donna significa partorire di nuovo: rinasce una se stessa diversa, si struttura una nuova relazione con i figli, nonché un nuovo modo di affrontare gli eventi e tutto sullo sfondo di un mosaico di emozioni e sentimenti ricostruiti.Le donne nella maternità si somigliano tutte; partorendo il figlio che portano in grembo, le madri, nessuna esclusa, danno avvio a una nuova pagina della vita che implica cambiamenti profondi e rivoluzioni del sé. Dopo il parto, la neo mamma incomincia un secondo travaglio, quello che porterà alla sua stessa (ri)nascita come madre. Questa immaginazione della donna, che diventa mamma trasformando se stessa e nascendo attraverso lo stravolgimento del parto, è profonda e reale, anche se spesso disconosciuta dalla società.
La separazione dal partner ha sulla mamma gli stessi effetti “destrutturanti” del parto: la donna si scompone nel cuore e nell’animo. Volgendo verso una via distante dal padre dei suoi figli, i suoi sentimenti, elementi costitutivi della sua stessa essenza, le si parano dinanzi come tessere di un mosaico che pretende una nuova (ri)composizione. Ed ecco che le donne, nella separazione così come nella maternità, tornano a somigliarsi tutte per istinto e fisiologica risposta emozionale! Questo dovrebbe fare di noi un genere empatico, capace di comprendersi, sostenersi e riconoscersi, ma tale ideale coalizione non ha luogo che rare volte.
La separazione del momento: Totti-Blasi
La cronaca rosa dell’estate, che si sta consumando proprio in questi giorni, ci ha raccontato della separazione di Ilary Blasi e Francesco Totti. Il silenzio, la riservatezza, la cura rivolta alla privacy dei figli sono state di tanto in tanto violate dal brusio del gossip.
VanityFair ha riportato l’ultima indiscrezione, questa volta attribuita alla voce del personal trainer Alex Nuccetelli, amico di Totti, secondo la quale Francesco avrebbe ribadito il suo legame forte con l’ex moglie pur reclamando un qualcosa in più per salvare il matrimonio.
Questa la presunta dichiarazione di Totti per come riportata da Vanity Fair: “Lo sai, per me guai a chi me la tocca Ilary, perché resta sempre mia moglie, ok, ex moglie, la madre dei miei figli. Capirai, dopo vent’anni. Oh, abbiamo passato insieme quasi un quarto di secolo. Non le ho fatto mancare niente, in tutto e per tutto, perché ero proprio innamorato pazzo. Se avesse fatto qualcosa in più, non mi sarei mai allontanato, questo è scontato”. Ma di questo “qualcosa in più” nulla è dato sapere né sul cosa sia oggettivamente, né sul come e nemmeno sul perché non si sia realizzato, manca, dunque, completamente contezza della sua essenza.
Resta un’impressione anche quella raccolta da Alfonso Signorini in un recente incontro con Ilary Blasi dopo la separazione: Signorini ha dichiarato di averla vista “più incazzata che triste”… ma quale donna non lo è alla fine di un rapporto lungo, da cui sono venuti alla luce dei figli e che basava una famiglia?
Ilary Blasi dopo la separazione, cosa farà?
Cosa farà Ilary Blasi dopo la separazione non dovrebbe essere affar nostro, tuttavia la domanda in sé non è perniciosa, ci sta allo stesso modo in cui un amico, un conoscente o un familiare si chiedono come se la caverà questa o quella mamma dopo la fine del suo matrimonio. In altri termini, la domanda viene spontanea: cosa fa una mamma dopo una separazione, come rimette insieme i pezzi del mosaico e con quale gradazione di colore? Ovvero saprà trovare la forza di cui ha bisogno?
In una prospettiva che riesce ad essere maschilista persino rispetto alla separazione, c’è chi dice delle donne che godano di una posizione di “vantaggio” alla fine di un matrimonio perché spesso (ma non sempre) resta loro l’uso della casa, sono storicamente considerate le naturali custodi del benessere dei figli con annessi diritti economici (anche questi frequentemente da rivendicare e qualche volta a fatica).
Ma la realtà invisibile è diversa dalla verità sommaria e somiglia un po’ alla gravidanza, in particolare alle gravidanze inattese e inaspettate: mentre il papà può prendere il suo tempo di metabolizzazione, può fare un passo indietro, può camminare lento verso la meta, la mamma è fisicamente ed emotivamente travolta ed è, sin da subito e anche questa volta, completamente coinvolta nella relazione col bambino. Con tutto il suo essere, corpo generante, mente e cuore che vivono nel corpo stesso, la mamma che si sta separando dal compagno\marito partecipa insieme il dolore proprio e le difficoltà del figlio.
A conti fatti, anche durante la separazione la donna resta col figlio dentro un cambiamento travolgente e unisono in cui avrà poco spazio da concedere al dolore personale, in cui dovrà traghettare la barca dei figli in mezzo alla tempesta, in cui sarà sola, di una solitudine profonda perché luttuosa.
La mamma non ripiega sui figli per pura scelta emozionale, la mamma che si separa ripiega sui figli a loro protezione.
Ilary Blasi, oltre tutti i rumors, tanto incessanti quanto fastidiosi, ha condotto un estate con i figli, probabilmente per i figli. E se già è difficile per le mamme normali sfuggire alla pressione del pettegolezzo locale e familiare, figuriamoci quanto sia stato difficile per lei proteggere la privacy del nucleo mamma-figli.
Se la mamma ripiega sui figli e se li ripara dalla tempesta non lo fa perché il papà è brutto o cattivo, mai cadere in questo automatismo preconcetto. La mamma percepisce che è andato in frantumi anche il mosaico dei suoi ragazzi o bambini, comprende che per poterne ricomporre un altro, diverso ma fatto delle stesse tessere e di minuscoli frammenti di sentimenti da rivisitare, ai figli serve amore e consapevolezza di essere amati, amati ancora e amati comunque.
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Durante la gravidanza la donna ha il cambiamento nella pancia, lo manifesta nel corpo che muta, durante la separazione, invece, la donna ha il cambiamento nel cuore e la manifestazione non può sempre essere naturale, qualche volta la mamma vorrebbe sfogarla, invece deve sempre gestirla.
Ilary Blasi dopo la separazione resta “fuori dai giri”
È lo stesso Alfonso Signorini a rivelare che Ilary ha preferito stare “fuori dai giri” scegliendo vacanze con mete non convenzionali, per così dire. In questo mamma Ilary dà una lezione di vita: quando un matrimonio si rompe la mamma partorisce di nuovo se stessa e non può che farlo con i figli, del resto è per loro che il dolore della fine di un amore non si urla rabbioso ma si gestisce come un leone in gabbia.
Tutto questo non ha a che fare con quanti soldi siano in gioco durante una separazione, che si tratti o meno di un divorzio vip, va chiarito che una mamma ha diritto alla sua piena rinascita: il recupero dell’identità di una donna non riesce a prescindere dai figli e allora la rabbia diventa energia e il lutto resilienza.
Quello che caratterizza le separazione vista dal latto della donna è ciò che, in generale, caratterizza ogni dolore delle mamme: non possiamo mai vivere l’esperienza dolorosa in modo solitario, aperto, ovvero non possiamo piangere e urlare quando ci pare, e ciò perché i figli ci guardano. Le donne sono sempre chiamate al contegno e questo è un personale e intimo atto di rispetto verso i figli.
Dinnanzi alle separazioni vip quello che bisognerebbe fare è pensare più lucidamente a tutto questo, agli sforzi delle parti, alla rinascita delle mamme nei nuovi equilibri e, magari, tacere.
Ilary Blasi dopo la separazione affronta lo stesso lutto di tutte le donne che hanno lasciato o sono state lasciate
Si stima che occorrano 2 anni per risolvere il lutto di una separazione e ricostruire un sé intimo e profondo che non soffra di sensi di colpa, rancore e rabbia.
Il perdono è parte del processo, ma non come si può credere, ovvero non assumendo il perdono come atto rivolto all’altro; in un processo di separazione la donna deve innanzitutto perdonare se stessa, qualsiasi sia il suo rimorso, per esempio non aver visto, aver dato troppo, non aver capito, eccetera.
Ciò che può veramente aiutare le mamme è accogliere il cambiamento: quello che è accaduto non si può cambiare, ma si può costruire quello che verrà. In quest’ottica il cambiamento diventa una possibilità di (re)azione in cui la donna può emergere.
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