Chi non si è mai preoccupato perchè i bambini non mangiano alzi la mano. Ma cosa si può fare? C'è qualche strategia?
Chi non si è mai preoccupato perchè i bambini non mangiano alzi la mano. Ma cosa si può fare? C'è qualche strategia?Se i bambini non mangiano a noi mamme viene l'ansia. Qualche volta può essere giustificata, ma nella maggior parte dei casi invece è più saggio fare un passo indietro e affrontare il problema cambiando strategia.
Innanzitutto occorre fare una premessa. Quando è che si può dire che un bambino non mangia?
- Se salta i pasti in maniera sistematica, se mangia quantità di cibo veramente insufficienti, se rifiuta completamente il cibo a qualsiasi ora del giorno e soprattutto se il suo rifiuto non è passeggero.
- Oppure salta i pasti principali ma si rimpinza di schifezze per tutto il resto del tempo? A scuola mangia?
A questo punto esistono diverse possibilità. Un bambino può rifiutare il cibo per tanti motivi:
- può essere il segno di qualche problema di salute: influenza, mal di stomaco, mal di pancia, febbre, etc.
- può essere il segno di un'intolleranza o un'allergia: al latte, al glutine, ad altri alimenti
- può essere un segno di un problema emotivo: ansia, paura, stress, etc.
- può essere un comportamento motivato da un problema affettivo: bisogno di attenzioni, bisogno di affetto, etc.
Ma in tutti i casi il nostro ruolo di genitori è fondamentale perchè è il nostro modo di gestire il rapporto con il cibo e con il nostro bambino che fa molta differenza.
Se un bambino non mangia, dopo aver escluso ragioni di salute (temporanee o croniche come le intolleranze) insieme al pediatra, occorre fare attenzione che non sia proprio il nostro atteggiamento a rafforzare il suo problema col cibo.
- Mantenete un clima di serenità prima del pasto, durante e dopo.
- Non anticipate gli eventi con frasi tipo "che fai oggi mangi o digiuni?" oppure "anche oggi ...?"
- Non forzatelo mai a mangiare, nè minacciandolo, nè con punizioni, nè al contrario con premi o promesse.
- Non rafforzate la dinamica fissa : io non mangio-tu vai in ansia-io ti ricatto.
- Assecondate i suoi gusti personali non obbligandolo a mangiare cibi per cui ha una vera repulsione.
- Non fatelo mangiare a tavola da solo in compagnia delle televisione.
- Permettetegli di prepararsi il piatto da solo, prendendo le quantità che desidera.
- Preparate cibi semplici, variati, leggeri nelle calorie e nelle quantità.
Cercate di mantenere una posizione di equilibrio e di distacco, che non significa che non ve ne importa che il bambino mangi o meno, ma sganciatevi e liberatelo da un gioco diabolico nel quale
- il cibo diventa uno strumento di ricatto per ottenere la vostra attenzione o punirvi, affermare la sua personalità o misurare il suo potere sociale.
Non dimentichiamo poi che i bambini imparano dai modelli che hanno a disposizione: com'è il nostro rapporto col cibo? Se possiamo migliorarlo farà bene a noi e anche ai bambini.
photo credit © mbt_studio - Fotolia.com