Candidata ai premi Oscar, non è riuscita a portarsi a casa neppure una statuetta, al contrario di quanto accaduto per l'originale.
Candidata ai premi Oscar, non è riuscita a portarsi a casa neppure una statuetta, al contrario di quanto accaduto per l'originale.Non è riuscita a portarsi a casa il premio come Miglior Colonna Sonora agli Oscar del 2019, ma di certo si è parlato parecchio delle musiche di “Il ritorno di Mary Poppins”, firmate da Marc Shaiman.
Shaiman e il paroliere, Scott Wittman, hanno avuto un anno di tempo per lavorare alle canzoni del sequel del classico del 1964, cercando di non discostarsi troppo dal capolavoro dei fratelli Richard e Robert Sherman e allo stesso tempo di produrre testi e musiche originali: dell’iconico originale del 1964 si ricordano cult come "Basta un poco di zucchero", "La tata perfetta", "La cattedrale" e "L'Aquilone”, e per il sequel, in cui a cantare in lingua originale sono Emily Blunt e Lin-Manuel Miranda, è stato proprio Richard Sherman a fare da consulente.
In totale sono 27 le tracce composte per “Il ritorno di Mary Poppins”, le prime due - “The Place Where Lost Things Go”, candidata anche nella categoria Miglior Canzone, e “Trip a Little Light Fantastic” - sono state diffuse in anticipo su YouTube totalizzando migliaia di condivisioni.
La colonna sonora è disponibile sia in versione originale sia in italiano, con le voci di Serena Rossi e Giorgio Borghetti, doppiatori di Emily Blunt (per quanto riguarda le canzoni) e Lin-Manuel Miranda.
E nonostante l’impegno degli interpreti, non ha riscosso lo stesso successo di quella originale: in prima posizione nella Billboard 200 per 14 settimane, la colonna sonora di “Mary Poppins” ha vinto un Oscar, un Golden Globe e un Grammy Award nel 1965, e la canzone “Can-Caminì” si è pure portata a casa la statuetta per la Miglior Canzone.