Come ogni anno, in occasione della Festa della mamma, arriva il rapporto di Save the Children, sulla condizione delle madri del mondo. Una condizione spesso disperante, anche in Italia. Si può fare molto per le mamme di tutto il mondo, con un gesto semplice come un regalo.
Come ogni anno, in occasione della Festa della mamma, arriva il rapporto di Save the Children, sulla condizione delle madri del mondo. Una condizione spesso disperante, anche in Italia. Si può fare molto per le mamme di tutto il mondo, con un gesto semplice come un regalo.Anche quest'anno, in occasione della Festa della Mamma, arriva puntuale il rapporto sulla condizione delle madri nel mondo, realizzato da Save the Children.
Il tredicesimo rapporto di Save the Children, analizza le condizioni in cui vivono le mamme e i loro bambini, in tutti i paesi del mondo e ci mostra un quadro veramente poco allegro, anche per l'Italia.
Donne e madri
- Negli ultimi 10 paesi della classifica 1 bambino su 7 muore prima dei 5 anni mentre 1 su 3 soffre di malnutrizione. Il semplice allattamento al seno potrebbe salvare 1 milione di bambini in più ogni anno.
- Il Niger è diventato il Paese peggiore al mondo dove essere madre. La Norvegia si conferma invece al primo posto, in una classifica che comprende 165 Paesi e tiene conto di fattori come la salute, l’istruzione e lo stato economico e sociale delle madri, insieme ad indicatori della condizione infantile quali salute e alimentazione.
- L’Italia in 2 anni è scesa dal 17° al 21° posto e non è stata capace di segnare nell’ultimo anno nessun progresso significativo.
La distanza abissale che separa le condizioni di donne e madri e dei loro figli, tra il primo e l’ultimo Paese della classifica, riporta la stessa situazione di disparità che esiste tra i paesi più sviluppati e quelli più poveri.
- In Norvegia una donna riceve in media ben 18 anni di istruzione scolastica, in Niger solo 4. In Norvegia il 40% dei seggi in Parlamento è occupato da donne, in Niger solo il 14%. Solo il 5% delle donne nigerine utilizza i moderni metodi contraccettivi mentre sono ben 4 su 5 quelle che li utilizzano in Norvegia.
Il 100% delle nascite in Norvegia, avviene con l’assistenza di personale medico specializzato. In Niger è presente invece solo in un caso su tre e 1 mamma su 16 muore per cause legate alla gravidanza o al parto.
- L’Italia col suo 21° posto in classifica è dietro al Portogallo (15°), alla Spagna (16°) e anche alla Grecia (20°).
La condizione delle donne e il loro ruolo nel nostro Paese è veramente frustrante. La percentuale delle donne sedute in parlamento per esempio è pari al 21%, e, risulta inferiore rispetto a quella di paesi come l’Afganistan (28%), l’Angola (38%) o il Mozambico (39%).
- Lo stipendio medio delle donne italiane non va oltre al 49% di quello degli uomini a parità di mansioni, tra i paesi sviluppati fanno peggio solo l’Austria (40%), il Giappone e Malta (45%), mentre invece 2 paesi su 3 registrano una percentuale superiore al 60%.
- Solo il 41% delle donne italiane utilizza i moderni metodi contraccettivi, una percentuale inferiore a quella di paesi come Botswana (42%), Zimbabwe (58%), ma anche Egitto (58%) e Tunisia (52%), e molto distante dall’82% della Norvegia.
Nutrizione e mortalità infantile
Il rapporto sullo stato delle madri nel mondo esplora quest’anno a fondo l’aspetto della nutrizione, un fattore chiave per il benessere delle mamme e dei loro bambini. Un tema che sarà al centro del prossimo vertice del G8, in calendario il 18 e 19 maggio.
- Il 25% delle morti materne e più di un terzo di quelle infantili nel mondo dovute proprio alla malnutrizione.
Come evidenzia il rapporto di Save the Children, lo stato di malnutrizione non dipende dalle condizioni di povertà o di ricchezza del Paese.
L'India è economicamente piu' ricca del Vietnam eppure in India il tasso di malnutrizione dei bambini è al 48%. Come sappiamo, il Paese in condizioni piu' gravi è il Niger, a causa soprattutto della grande carestia che ha colpito i Paesi africani lo scorso anno.
Più di 1 milione di bambini sono in pericolo di vita perchè non hanno cibo. Ma la malnutrizione riguarda 171 milioni di bambini nel mondo e le loro madri.
- Una situazione disperante, soprattutto perchè è una sorta di circolo vizioso che non si riesce a spezzare. Le bambine malnutrite diventano mamme che mettono al mondo bambini malnutriti e le loro condizioni di salute restano molto precarie.
In questo quadro drammatico però si possono fare tante cose concrete con pochissima spesa.
Soluzioni semplici e a basso costo
Semplicemente con una maggiore diffusione della pratica di allattamento al seno, si potrebbero salvare 1 milione di bambini in più all’anno, lo testimoniano i successi raggiunti da un paese a basso reddito come il Madagascar. Se oltre all’allattamento al seno venissero impiegati anche altri pochi rimedi come Ferro Folato, Vitamina A, Zinco, norme igieniche di base e nutrizione integrativa, nei primi mille giorni di vita dei bambini, si potrebbero salvare un ulteriore milione di bambini ogni anno, per un totale di 2 milioni. E con i bambini anche le loro madri.
- Il costo di questi interventi è meno di 20 dollari per ogni bambino.
Tutte queste soluzioni e la formazione degli operatori sanitari di comunità, fanno parte degli interventi finanziati dalla campagna Every One di Save the Children. Una Campagna partita nel 2009 che ha l'obiettivo di azzerare la mortalità infantile e migliorare la vita delle madri nel mondo.
Come si può partecipare:
Possiamo approfittare della Festa della mamma, per fare un regalo alle mamme del mondo, sostenendo la Campagna Every One . Per tutto il mese di maggio 2012, le donazioni si possono fare anche in tutte le ricevitorie SISAL.
- Quando andiamo a giocare al superenalotto, o a comprare i biglietti delle varie lotterie, regaliamone uno anche alle mamme del mondo.
Per fare un regalo alle mamme del mondo potete sostenere la Campagna Every One anche direttamente sul sito di Save the Children oppure devolvere il 5x1000 dalla dichiarazione dei redditi, indicando il codice fiscale di Save the children.
Tutte le donazioni sono detraibili dalle tasse.