Il caregiver è una figura che in italia non vede ancora riconosciuto pienamente il suo ruolo: si tratta di persone che assistono gratuitamente familiari malati o disabili.
Il caregiver è una figura che in italia non vede ancora riconosciuto pienamente il suo ruolo: si tratta di persone che assistono gratuitamente familiari malati o disabili.I cosiddetti “caregiver” sono persone che si prendono cura e assistono, a titolo gratuito e non come figure professionali, parenti e familiari malati, con problematiche fisiche e mentali, e molto spesso non autosufficienti. Può trattarsi di genitori disabili, ma anche di figli e compagni, bisognosi di un aiuto costante e concreto.
Qual è il significato della parola "caregiver"
“Caregiver” deriva dall’anglosassone e significa, letteralmente “colui che si prende cura”. Si tratta di persone che si prendono cura di parenti ammalati a titolo gratuito, e al di fuori di un contesto professionale.
Chi è il caregiver in Italia: la legislazione
In Italia, stando ai dati dell’Osservatorio dei Diritti, sono circa 9 milioni le persone con disabilità, che vengono assisti da oltre 7 milioni di caregiver, il 60% dei quali donne tra i 45 e i 55 anni.
In Europa le leggi tutelano i caregiver e il disabile, ma in Italia a oggi non c’è una legistalzione chiara che tutela questo tipo particolare di assistenza. A oggi infatti l’unica legge che tutela il caregiver è la 104, emanata nel 1992, che concede 3 giorni di congedo lavorativo al mese e il prepensionamento legge 104.
Caregiver familiare: i requisiti
Nella legge 205/207 (la Legge di Bilancio 2018) vengono individuati una serie di requisiti che fanno di una persona un caregiver. Il coniuge, il convivente di fatto e l’altra parte dell’unione civile possono, per esempio, essere caregiver, e può esserlo anche degli affini (e cioè i parenti dell’altro coniuge) entro il secondo grado. Anche un familiare può essere caregiver di un altro familiare entro il secondo grado, come per esempio nonno e nipote, o fratello e sorella.
Un familiare può essere caregiver anche di un parente di terzo grado, ma in questo caso solo nei casi previsti dall’art. 33 comma 3 della legge 104, e nel caso in cui il parenti sia riconosciuto invalido o sia titolare di indennità di accompagnamento ai sensi della legge 18 del 1980.
Il caregiver può andare in pensione?
Al caregiver è concessa la pensione anticipata nel quadro della legge 104, che detta i principi dell’ordinamento in materia di diritti e assistenza delle persone con handicap. Si parla di Ape Sociale, e cioè di un anticipo pensionistico a carico dello Stato, che consente di lasciare il lavoro a 63 anni. Riguarda artigiani, commercianti e dipendenti, e consente di ottenere una rata mensile di pensione con un tetto massimo di 1.500 euro mensili sino al raggiungimento dell’età della pensione.