Meghan non è la perfetta sposina da Principe, né illibata né fiabesca. È una donna, a suo modo rivoluzionaria, che ci dimostra che si può diventare Principesse per titolo acquisito e, tuttavia, decidere di non voler essere altro che libere.
Meghan non è la perfetta sposina da Principe, né illibata né fiabesca. È una donna, a suo modo rivoluzionaria, che ci dimostra che si può diventare Principesse per titolo acquisito e, tuttavia, decidere di non voler essere altro che libere.Il matrimonio di un membro della famiglia reale è un serissimo affare che coinvolge politica, costume e tradizione. Tanto più il reale è vicino al trono, in linea di successione, tanto maggiore è il peso e il valore della sua vita anche privata.
Nella storia della discendenza dei Windsor l’amore ha prevalso su tutto - sul potere, sul titolo e sul dovere - quando Edoardo VIII, dopo soli 326 giorni di regno, rinunciò al trono per amore di Wallis Simpson, un'americana già divorziata dal suo primo marito e in attesa di sciogliere il secondo vincolo matrimoniale per unirsi al rampollo della Casa Reale.
Dall’abdicazione di Edoardo è discesa la storia moderna della monarchia inglese, una cascata che ha coinvolto chi non si aspettava di sedere sul trono, vestire da Re e indossare la corona, ovvero un “semplice” secondogenito, Giorgio VI, e tutta la sua famiglia. L’attuale Regina d’Inghilterra è la nipote di Edoardo.
Il fatto che Elisabetta sia diventata The Queen, regina amatissima e longeva, per ragione e per effetto di un terremoto sentimentale che scosse nelle fondamenta la granitica morale monarchica non ha, però, cambiato i sistemi, gli usi e le norme secolari.
Diana fu scelta illibata e tra la monarchia più blasonata; di Kate si è sempre detto che ha letteralmente “studiato” per essere Principessa, ciò pure incarnando un necessario senso di modernità che, in qualche modo, ha persino rinvigorito la monarchia britannica.
Meghan Markle, americana, star di Hollywood, assolutamente né illibata né pura, già divorziata, famosa e progressista, si è posta, sin da subito, in evidente discontinuità con il passato di storia e tradizione della casata Windsor.
Nessuna sposa e nessun matrimonio reale è paragonabile a Meghan e alla sua unione con Harry
Gli iniziali sforzi di disegnare un idillio e la storia fiabesca di una Principessa moderna si sono infranti dinanzi alla viva forza di una coppia che incarna la libertà sul modello di Lady D. e si muove nel più puro nome della solidarietà e della giustizia sociale: Meghan e Harry sono tempesta e rivoluzione, ma anche arcobaleno e normalità.
Meghan Markle è una mamma come noi, una femminista, libera e innamorata dell’amore e ci sono almeno 10 motivi che fanno di lei una persona prima che un personaggio.
- È tutt’altro che la perfetta sposina da Principe;
- È divorziata;
- Ha vissuto la contrarietà della famiglia del coniuge e, con perfetta normalità da non nobile, ha messo un oceano di distanza tra la sua famiglia e quella del marito. Malgrado ciò ha un gruppo WhatsApp di famiglia su cui ha condiviso la prima foto della figlia;
- Ha rinunciato ad essere la Duchessa del Sussex, anche se qualcuno l’ha nominata la Megxit paragonando la sua rivoluzione delll’epocale Brexit;
- Non ha aspettato il consenso di The Queen per dare alla figlia il nome che aveva scelto insieme a suo marito;
- Viene da una famiglia non ricca;
- Ha sempre usato la sua popolarità a scopi umanitari, è dal 2015 che si proclama e si comporta come una femminista socialmente in prima linea, peraltro progressista e rivolta alla cura degli ultimi;
- Ha perso un bambino e non ne ha fatto mistero;
- Ha avuto un primo appuntamento disastroso, ma con lieto fine;
- Ama le sneakers e le borse grandi.
Meghan Markle non è la Principessa perfetta ed è persino divorziata
Meghan Markle viene da un precedente matrimonio contratto in modo non convenzionale su una spiaggia della Giamaica nel 2011, il primo marito dell’ex Duchessa del Sussex è stato il produttore Trevor Engelson da cui la star di Hollywood si è separata nell’anno 2013.
Mentre durante la cerimonia regale del 19 maggio 2018 il mondo intero ha visto Meghan riempiere di candida luce la Cappella di San Giorgio presso il Castello di Windsor, lo stile del primo matrimonio, invece, era stato decisamente più holliwoodiano, basti pensare che per il party in spiaggia la sposa indossava solo un costume di Victoria’s Secrets.
L’abito candido della neo moglie di Harry e lo scenario fiabesco non hanno, quindi, coperto le perplessità sul come una divorziata convolasse a nozze dinnanzi all’altare di San Giorgio.
Il divorzio non è il solo elemento di normalità che ha reso eccezionale questo matrimonio, Meghan è riuscita a portarsi a casa un Principe - il sesto in linea di successione al trono inglese - malgrado il suo precedente divorzio, i tre anni più di Harry, le origini normalissime e la famiglia nemmeno benestante, una madre afroamericana insegnante di Yoga, un lavoro da attrice, il primo battesimo secondo il rito della religione episcopale e una professione di fede cattolica fino a qualche mese prima del matrimonio con Harry.
Foto: LaPresse
Il matrimonio in pompa magna è stato reso possibile dalla conversione di Meghan che, circa un mese prima di sposare Harry, si è convertita alla fede Anglicana potendo accedere alla celebrazione del rito nuziale secondo i precetti di questo credo.
Meghan viene da una famiglia normale
L’ex biografo di Lady D., Andrew Morton, nel libro “Meghan: A Hollywood Princess” ha svelato che Meghan ha potuto studiare grazie a una fortunata vincita alla lotteria con cui, nel 1990, il papà si assicurò ben 750 mila dollari. Certamente Meghan ha saputo mettere a frutto la sua formazione, culminata nella laurea presso la prestigiosa North-West University dove ha studiato teatro e relazioni internazionali. Tuttavia questa circostanza è indicativa di molti aspetti del suo essere: la schiettezza, l’attenzione ai deboli e ai dimenticati, la fierezza e la verità con cui non teme di manifestare il proprio sentire.
Meghan non pratica il camuffamento di chi si cala in un ruolo, questo è oramai chiaro a tutti. Lei, suo marito, come fu per la stessa Lady D. hanno vissuto un ruolo piuttosto che vestirlo. Meghan contribuisce attivamente al sostentamento e alla promozione dell’organizzazione no profit Sentebale fondata nel 2006 sulle orme e in memoria di Diana per aiutare i piccoli figli dell’Africa vittime della povertà estrema e dell'epidemia di HIV.
Meghan e Harry si sono scelti e si amano per ciò che sono e fuori da qualsiasi contesto di notorietà
Foto: LaPresse
Quello che la storia di Meghan e Harry restituisce è una ricerca sincera di dare un senso concreto alle cose: all’incontro, al successo, alla condivisione.
Questa ex Duchessa ha avuto il coraggio di non celare il suo dolore, di difendere sé stessa, la sua maternità e il suo matrimonio anteponendo la propria felicità a quello che il mondo intero si aspettava da lei come moglie di Harry. Alla sua amica di Toronto, fortunatamente colpevole di averli presentati, chiese di Harry solo se fosse una persona gentile. E il loro primo appuntamento si è consumato in un supermercato dove avevano deciso di muoversi in incognito mischiandosi tra la gente, lì, per incontrarsi, si guidavano l’un l’altra con messaggini sul cellulare. Harry era completamente nascosto in una felpa anonima, a testa bassa, sotto un cappellino con visiera, guardava a terra o sullo schermo del cellulare. Nessuno dei due immaginava di camminare verso un futuro in cui la famiglia avrebbe preso una dimensione tanto lontana dalle aspettative con cui Harry era stato cresciuto.
Meghan, in definitiva, ci dimostra che si può diventare Principesse per titolo acquisito e, tuttavia, decidere di non voler essere altro che libere.
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