Le regioni in zona rossa hanno limitazioni più stringenti rispetto a quelle in zone arancioni e gialle: ecco cosa si può fare.
Le regioni in zona rossa hanno limitazioni più stringenti rispetto a quelle in zone arancioni e gialle: ecco cosa si può fare.La zona rossa viene istituita nei territori e nelle regioni in cui il contagio da coronavirus corre velocemente e con più potenza. Ormai adottata stabilmente l’ordinanza del Ministero della Salute che gestisce aperture e chiusure proprio sulla base dei colori assegnati alle regioni, è importante capire dunque cosa si può fare e cosa no nelle zone rosse, soprattutto con i bambini.
Zona rossa e bambini: guida alle regole del nuovo dpcm
Sul fronte spostamenti, in zona rossa è possibile rimanere nei dintorni della propria abitazione, proprio come durante il lockdown di primavera, ma è possibile andare in giardini e parchi giochi a patto che la sorveglianza sia continua e si evitino assembramenti, non solo tra bambini ma anche tra i genitori che li accompagnano. Obbligatoria anche la mascherina per i bambini che hanno più di 6 anni.
Passeggiate o giri in bicicletta all'aria aperta sono consentiti, a patto di nuovo di rimanere nei dintorni della propria abitazione e di rispettare gli obblighi su assembramenti, distanza e mascherine. Divieto di incontrare amici e parenti, anche se in caso di necessità ci sono regioni che consentono di accompagnare i bambini dai nonni. Si parla dunque di motivazioni legati al lavoro e alla salute, che devono comunque essere accompagnate dall’auto certificazione.
Le scuole restano aperte sino alla seconda media anche nelle regioni rosse. Sono dunque consentiti gli spostamenti necessari ad accompagnare i bambini che possono andare a scuola.
Infine, la gestione dei bambini in caso di coppie separate: sono consentiti gli spostamenti per raggiungere l’altro genitore o quello l’affidatario e per riportarli a casa, anche se si è in comuni differenti.
Foto apertura: Andrey Kiselev-123RF