Tre tate in poco più di tre mesi per il piccolo Archie Harrison: "colpa" di mamma Meghan, che sarebbe eccessivamente ansiosa e maniaca del controllo.
Tre tate in poco più di tre mesi per il piccolo Archie Harrison: "colpa" di mamma Meghan, che sarebbe eccessivamente ansiosa e maniaca del controllo.Non c’è pace per Meghan Markle e il principe Harry d’Inghilterra: presi costantemente di mira dai tabloid, che parlano di veleni e sgarbi tra la duchessa di Sussex e la cognata Kate Middleton e di screzi con i dipendenti, i due duchi sembrano non riuscire a trovare una tata giusta per il piccolo Archie, nato il 6 maggio scorso.
La stampa inglese riporta infatti che a fine maggio la prima delle tre tate di Archie Harrison - questo il nome completo del nuovo royal baby - si sarebbe licenziata dopo appena due settimane per l’atteggiamento eccessivamente autoritario di mamma Meghan, decisa a mantenere un controllo assoluto sul piccolo ed estremamente ansiosa quando si tratta del suo benessere.
I soliti ben informati sostengono che neppure mamma Dorya, ex insegnante di yoga, avrebbe il permesso di restare sola con Archie, e che le aspiranti nanny siano ormai terrorizzate all’idea di accettare il ruolo di tata reale a Frogmore Cottage, la residenza di campagna in cui i due duchi vivono.
Negli ultimi mesi, un’altra tata avrebbe rinunciato all’incarico, lasciandolo, pochi giorni fa, all’ultimo acquisto, una professionista che sembra avere incontrato i favori di Meghan. La tata avrebbe trascorso con la famiglia le ultime due vacanze, conquistando anche una mamma severa come la duchessa: l’ultimo avvistamento all’aeroporto di Nizza, dove è stata “paparazzata” durante la visita di Harry e Meghan a Elton John e al marito David Furnish.
Stando a quanto riportato dal Sun, la nuova tata non vive a Frogmore Cottage, ma accompagnerà la royal family nel tour in Africa del prossimo mese e resterà insieme con Meghan e Archie in Sud Africa quando Harry si sposterà in Botswana, Angola e Malawi. Con la speranza che la duchessa tenga a bada eventuali eccessi.
Foto: Sipa Usa/LaPresse