Gravidanza
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Come avere un figlio con la fecondazione eterologa

La fecondazione eterologa è diventata legale anche in Italia: ecco tutto quello che c'è da sapere.

La fecondazione eterologa è diventata legale anche in Italia: ecco tutto quello che c'è da sapere.

Tiziano Ferro qualche tempo fa ha annunciato che vuole avere un figlio quanto prima,  anche da single.

Probabilmente per raggiungere questo obiettivo ricorrerà alla cosiddetta pratica "dell'utero in affitto" , ma sicuramente non qui in Italia, dove è ancora vietata.

Star a parte, sono molti i single e le coppie italiane (eterosessuali e omosessuali) che desiderano avere un figlio, ma hanno difficoltà di tipo fisiologico o comunque impedimenti derivanti dalla loro condizione personale.

Avere un figlio per queste persone è possibile ricorrendo alla fecondazione eterologa, diventata legale anche in Italia.

Alcuni articoli della controversa e a più riprese modificata Legge 40 sulla procreazione assistita, che in un primo tempo vietavano la possibilità di ricorrere alla fecondazione eterologa, sono stati definitivamente superati da una sentenza della Corte Costituzionale che ha considerato illegittimo e incostituzionale il divieto.

In Italia dunque è finalmente legale avere un figlio anche attraverso la fecondazione eterologa, ovvero, utilizzando i gameti o gli ovuli di donatori esterni alla coppia di genitori.

Il vero problema però, scaturito dalla sentenza della Corte, è che non esiste al momento una normativa unica di riferimento.

Per la gestione della materia sono le singole Regioni, per la loro competenza sul sistema sanitario, a dover tracciare delle linee guida. 

Per ora stanno ancora lavorando nel tentativo di indicare delle regole uguali e condivise per tutto il Paese e il loro riferimento sono principalmente le norme internazionali, in mancanza di una specifica Legge italiana.

Tra i nodi centrali la gestione dei donatori, così come quella dei gameti e degli ovociti, la loro provenienza e la disponibilità dei centri di fecondazione medicalmente assistita.

In questa situazione ancora fluida, ci sono alcuni criteri di riferimento certi e inoltre dalla Regione Toscana, condivise anche da altre Regioni, sono state stilate alcune linee di riferimento.

Criteri:

  • Innanzitutto è possibile ricorrere alla fecondazione assistita facendo richiesta ad uno dei Centri di procreazione assistita sul territorio.
  • Poi occorre ottenere una certificazione di infertilità accertata per uno e entrambi i partner.
  • In seguito saranno gli specialisti a valutare il quadro clinico e lo stato di salute dei richiedenti per certificare che siano idonei.
  • Si compila una scheda con le caratteristiche principali dei richiedenti, come il gruppo sanguigno, il colore della pelle, etc.
  • Si attende che il Centro trovi i gameti/ovociti adatti e disponibili, donati da altri soggetti, in Italia o all'estero

Per quanto riguarda le Linee Guida:

  1. La fecondazione eterologa, per i soggetti ammissibili, dovrebbe essere a carico del Servizio Sanitario Nazionale e considerata come assistenza essenziale, anche se è previsto un tetto di età o di tentativi: non più di 43 anni per le donne, massimo tre tentativi effettuati nelle strutture pubbliche
  2. La gratuità viene riconosciuta anche ai donatori di gameti che riceveranno inoltre una tutela e un rimborso spese, come avviene per i donatori di midollo e di sangue
  3. Per essere donatori i limiti di età sono dai 20 ai 35 anni per le donne e dai 18 ai 40 per gli uomini, con un ulteriore limite posto a non oltre i 10 figli nati dalla propria donazione
  4. I donatori di ovuli e di sperma dovranno rimanere anonimi e non potrammo mai essere rintracciati, tranne se nel caso di problemi medici del neonato. La tutela della segretezza vale anche per i donatori che non avranno diritto di conoscere il figlio nato dalla loro donazione. Viene invece riconosciuto al nascituro il diritto di essere messo a conoscenza della procedura di procreazione eterologa da cui è nato.
  5. I soggetti che richiedono la fecondazione eterologa non potranno scegliere le caratteristiche dei donatori ma nel caso desiderassero un secondo figlio potranno chiedere di avere i gameti dello stesso donatore.
  6. I centri per la fecondazione assistita selezioneranno i fenotipi più compatibili con i genitori richiedenti la fecondazione eterologa

Ulteriori dettagli possono essere ottenuti contattando il Servizio Sanitario della propria Regione

Foto © Naeblys - Fotolia.com