Sfatiamo alcuni miti legati al sesso anale, rispondendo a una domanda che spesso non viene posta perché considerata "tabù".
Sfatiamo alcuni miti legati al sesso anale, rispondendo a una domanda che spesso non viene posta perché considerata "tabù".Il sesso anale è una pratica che per molte coppie resta ancora un tabù, ma che allo stesso tempo suscita molta curiosità. E sono tante le domande e i dubbi che riguardano la penetrazione anale e i rapporti anali, da molti considerata una variante di sesso doloroso e da cui è difficile trarre piacere.
Nella realtà molto dipende dai gusti e dalle preferenze personali, ma tra i miti del sesso anale, spesso alimentati dalla scarsa conoscenza, c’è quello che possa portare a una gravidanza. E anche se la risposta a molti potrebbe sembrare scontata, è importante ribadire che non è possibile restare incinta con il sesso anale.
Non c’è, infatti, alcuna connessione, né collegamento tra il canale rettale e quello vaginale, in cui lo sperma deve entrare per fecondare l’ovulo e portare a una gravidanza. Ci sono però due eccezioni: la prima riguarda la possibilità, molto rara, che una quantità di sperma possa entrare nella vagina negli istanti successivi all’eiaculazione attraverso la propria mano o quella del partner.
La seconda, invece, è una condizione medica altrettanto rara, la fistola rettovaginale, un’apertura che collega vagina e retto e che può essere provocata da patologie come il morbo di Crohn, una malattia infiammatoria dell’intestino, o da una lesione che si verifica durante il parto e non viene riparata.
La fistola, di fatto un’apertura, crea un collegamento tra il retto e la vagina da cui lo sperma potrebbe in casi rarissimi passare, portando a una gravidanza, ma si tratta come detto di casi rarissimi e di una patologia molto dolorosa di cui difficilmente non ci si accorgerebbe.
Foto apertura: Dmitry Belyaev - 123RF