Quando vaccinare il tuo bambino? I consigli del pediatra in una video guida che insegna a capire quali possono essere le reazioni al vaccino.
A domanda... risposta
Chi somministra i vaccini?
Le vaccinazioni sono proposte dalle ASL (AUSL o ASL secondo le regioni), i centri vaccinali, tramite un invito recapitato a domicilio. Può capitare che, per qualche disguido, l'invito non arrivi; si suggerisce quindi ai genitori che non avessero ricevuto l'invito dopo i 3 mesi di vita del bambino, di contattare l'ASL di competenza. Dopo la prima dose di vaccino si ottengono gli appuntamenti per i richiami o le dosi successive. Se dopo 2 mesi dalla prima vaccinazione non si è stati contattati dall'ASL, sarà bene mettersi in contatto con il centro vaccinazioni. La stessa cosa è bene fare se sono passati oltre 6 mesi dalla seconda dose.
Chi può vaccinarsi?
Tutti i bambini che abbiano un buono stato di salute. L'ideale sarebbe far visitare il bambino prima della vaccinazione, in modo da essere certi che non vi siano controindicazioni. In genere, un'infezione delle prime vie aeree, fenomeno comune nei neonati, non è una controindicazione alla vaccinazione. Di norma, non lo è nemmeno una febbre molto lieve, ma dato che ci si aspetta dalla vaccinazione una buona risposta anticorpale, capace di proteggerci dalle infezioni per le quali ci si vaccina, se il bambino sta bene si avranno più probabilità che le risposte anticorpali siano ottime.
Quando si ricevono le vaccinazioni?
La prima dose di vaccinazione viene somministrata nel 2° - 3° mese di vita, la seconda dose intorno al 5° - 6° mese, la terza dose intorno all'11° - 12° mese. A 5 anni si riceve il richiamo per antipolio, difterite, tetano e pertosse. Seguendo lo stesso calendario, essendo possibile la co-somministrazione, si possono ricevere i vaccini contro le infezioni pneumococciche e meningococciche, in modo particolare contro il meningococco di gruppo C, che in genere non richiede dosi di richiamo.
Le vaccinazioni non comportano nessun rischio né effetto collaterale?
Le reazioni dell'organismo al vaccino sono, in genere, di tipo locale, con gonfiore o dolore nella sede di iniezione, che tendono a risolversi nel giro di poche ore o pochi giorni. Alcune volte si può verificare un rialzo della temperatura febbrile, più o meno elevata, e che persiste per alcune ore o, al massimo, 2 giorni. La vaccinazione contro morbillo, parotite, rosolia e varicella può generare un rialzo della temperatura febbrile a distanza di 7 - 10 giorni dalla somministrazione. Si è tentato di collegare eventi avversi piuttosto importanti con le vaccinazioni, ma questi collegamenti non sono mai stati confermati.
Autore
Gaia Melotti
Producer
Gaia Melotti
Regia
Claudio Lucca
Operatori
Claudio Lucca
Valeria Spera
Montaggio
Valeria Spera
In redazione
Alessandra Krengli
Esperto
Prof. Gian Vincenzo Zuccotti, Direttore Clinica Pediatrica Ospedale Luigi Sacco, Milano
Si ringraziano
I bambini della classe 5a A
Scuola Primaria G. Bertacchi
via Pindemonte, 2
21052 Busto Arsizio (VA)