Impariamo a medicare il cordone ombelicale del nostro bimbo, o meglio, quello che ne resta dopo il parto, fino al momento in cui si staccherà spontaneamente.
Impariamo a medicare il cordone ombelicale del nostro bimbo, o meglio, quello che ne resta dopo il parto, fino al momento in cui si staccherà spontaneamente.Il cordone ombelicale viene tagliato al momento del parto e il monconcino che rimane attaccato al nostro bambino deve essere medicato per favorire la sua essiccazione e infine la sua caduta naturale. La parte più lunga del cordone ombelicale, attaccata alla mamma, viene espulsa dopo il parto insieme alla placenta durante il secondamento. La parte più corta, attaccata al bambino, rimane invece al suo posto per un paio di settimane, cioè il tempo necessario affinchè si secchi e cada da sola. Durante questo periodo il moncone del cordone ombelicale va medicato tutti i giorni. Cerchiamo di capire come svolgere questa operazione al meglio.
Come medicare il moncone del cordone ombelicale
Innanzitutto è bene specificare che non c'è nulla da temere. Seguendo le informazioni indicate qui sotto sarà molto facile prendersi cura del moncone del cordone, permettendo che si secchi e che cada nel giro di un paio di settimane. Ricorda, inoltre, che in nessun caso il moncone va tirato o tolto: deve cadere da solo e bisogna dare il tempo alla natura di fare il suo corso. Scopriamo allora cosa serve per medicare l'area:
- Acqua
- Garza sterile
- Rete elastica sterile
Come si può notare, non c'è bisogno di utilizzare nessun tipo di disinfettante. L'uso dell'alcool, che era suggerito fino a qualche anno fa, non è necessario: questo, infatti, ne ritarderebbe l'essicazione e contribuirebbe a irritare la delicata pelle del bebè. Ora che abbiamo l'occorrente per medicare il moncone, scopriamo nella pratica come procedere:
- Lavarsi bene le mani con acqua e sapone
- Lavare il piccolo con delle semplici spugnature, evitando il bagnetto
- Procedere alla medicazione avvolgendo il moncone in una garza sterile e soprattutto asciutta: non c'è bisogno di utilizzare nessun prodotto specifico
- Utilizza una rete elastica per tenere la garza al suo posto
- Una volta coperto il moncone con la garza, sarebbe bene evitare di comprimerlo ulteriormente: il pannolino va quindi chiuso senza stringerlo eccessivamente, o abbassando la parte superiore e anteriore dello stesso verso il basso.
In generale è sufficiente svolgere questa operazione una volta al giorno, ma è di fondamentale importanza controllare che il moncone e l'area circostante non siano sporche di feci al cambio del pannolino. In questo caso bisogna infatti ripetere l'operazione descritta qui sopra.
Una volta che il moncone si sarà staccato naturalmente, sarebbe bene portare il bimbo dal pediatra per controllare che l'area non presenti problemi. Qualora, invece, il moncone sia ancora presente dopo 3-4 settimane dalla nascita è fondamentale rivolgersi al pediatra per la valutazione della situazione.
I colori del moncone e le eventuali complicanze
Nel periodo che precede la sua caduta, il moncone può assumere diverse colorazioni che non devono quindi preoccupare mamma e papà. In quest'arco di tempo il moncone può essere infatti verde o giallastro, marrone, grigio o nero.
E se i colori sopra descritti sono del tutto normali, bisogna tuttavia fare attenzione al fatto che il moncone non diventi la porta d'ingresso per infezioni locali. Se non medicato in modo adeguato, infatti, ciò che resta del cordone ombelicale può andare incontro alla cosiddetta macerazione, provocando situazioni spiacevoli chiamate onfaliti. Queste infezioni si manifestano con:
- Rossore ed eruzioni cutanee
- Gonfiore della zona ombelicale
- Dolore localizzato
Nei casi più gravi possono sopraggiungere febbre e secrezioni purulente. Nei casi sopradescritti è quindi di fondamentale importanza rivolgersi al pediatra per una valutazione della situazione.
Foto di apertura: Immagine di yanalya su Freepik