Se il tuo bimbo proprio non ne vuole sapere di dormire più di qualche ora di fila, il rumore bianco può fare per te. Ti diamo qualche consiglio per sperimentarlo in sicurezza.
Se il tuo bimbo proprio non ne vuole sapere di dormire più di qualche ora di fila, il rumore bianco può fare per te. Ti diamo qualche consiglio per sperimentarlo in sicurezza.Concederti una bella notte di sonno senza nemmeno puntare la sveglia per l’indomani: scommettiamo che, da quando tuo figlio è entrato nella tua vita, la sola idea ti sembra un miraggio? Probabilmente, chiedendo lumi a qualche amica mamma o curiosando su internet, hai sentito descrivere il rumore bianco come una sorta di incantesimo capace di far addormentare anche i bebè più irrequieti. Facciamo un passo indietro per chiarire un po’ meglio cos’è e come può esserti utile.
Cos’è il rumore bianco
Così come il colore bianco è la somma di tutti i colori, il rumore bianco è la somma di tutte le frequenze udibili; se tracciassimo il suo spettrogramma noteremmo che è piatto, con onde di tutte le frequenze che non variano nel tempo. Un fisico ti direbbe che il rumore bianco nel vero senso della parola non esiste, ma esistono tante cose che gli si avvicinano parecchio, e per trovarle non devi andare troppo lontano: il brusio dell’aspirapolvere, del ventilatore o del phon, oppure il ticchettio della pioggia, lo sciabordio delle onde del mare …
Foto: Maria Itina/123rf.com
Perché il rumore bianco concilia il sonno
Un rumore così ripetitivo e ritmico ha il grande pregio di mascherare i suoni circostanti, come il traffico in strada o la voce del fratellino che gioca nell’altra stanza. Se mantenuto a un volume moderato, poi, crea una rassicurante “bolla” di pace e tranquillità, l’ideale per la nanna.
Come generare rumore bianco
Ti sei incuriosita e vorresti fare un tentativo? Tranquilla, non sei obbligata a tenere l’aspirapolvere acceso per ore! Esistono svariati metodi, ben più comodi, per generare rumore bianco “a misura di neonato”:
- In commercio trovi un’ampia gamma di macchine portatili per il rumore bianco, che hanno la forma di una comune cassa audio o di un simpatico animale di peluche da tenere di fianco alla culla.
- Se preferisci il “fai da te”, puoi scegliere e scaricare gli mp3 da siti specializzati come whitenoisemp3s o freewhitenoiseonline.
- Hai poco tempo a disposizione per fare una cernita? Sulle principali piattaforme di musica in streaming, Spotify in primis, hai a disposizione numerose playlist già pronte che contano decine di tracce.
- Se ci tieni ad avere sempre con te i brani giusti, magari perché hai in programma un weekend fuori porta, ti basta scaricare un’app per smartphone. Ti consigliamo per esempio White Noise Baby Sleep Sounds (se il tuo sistema operativo è Android) e Sound Sleeper (disponibile anche per iPhone).
Pro e contro del rumore bianco per i neonati
Insomma, se per tuo figlio la nanna è una lotta quotidiana, può essere il caso di provare anche questa strada. Come sempre, però, ci vuole un po’ di accortezza.
Innanzitutto, tieni sempre d’occhio il volume! Lo consiglia l’American Academy of Pediatrics, che nel 2014 ha testato quattordici diverse macchine per il rumore bianco e ha scoperto che tutte superavano i 50 decibel (il limite imposto alle nursery degli ospedali). Se vuoi stare più tranquilla, suggeriscono i pediatri americani, ti conviene posizionare le casse ad almeno due metri di distanza dalla culla.
Foto: Tuanjai Pratumma /123rf.com
L’altro rischio principale è che tuo figlio si abitui a tal punto da non riuscire più ad addormentarsi senza il rumore bianco. In genere ci si accorge troppo tardi di questa sorta di dipendenza, magari quando un weekend a casa di nonni (senza mp3 e playlist a disposizione) diventa un susseguirsi di pianti.
In generale, il rumore bianco va considerato come un’utile opportunità, ma non certo come una bacchetta magica: questo perché ogni bambino è unico e reagisce agli stimoli a modo suo. Nessuna app al mondo può sostituire il tuo istinto di mamma, che ti permette di capire se il tuo bimbo è irrequieto perché ha fame, qualcosa lo disturba o semplicemente sente il bisogno di essere cullato dalle tue braccia.
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