Nella maggior parte dei casi non comportano alcuna conseguenza ma spaventano molto mamma e papà: ecco allora qualche dritta.
Nella maggior parte dei casi non comportano alcuna conseguenza ma spaventano molto mamma e papà: ecco allora qualche dritta.Le convulsioni febbrili nei bambini sono tra i timori più frequenti tra i genitori. Spesso di tipo benigno, non comportano in realtà alcuna conseguenza seria e sono piuttosto diffuse tra i bambini.
Si stima infatti che le convulsioni febbrili riguardino 4 bambini su 100, spacialmente nella fascia d'età 6 mesi-5 anni.
Le convulsioni si presentano in caso di febbre anche se, a scatenarle, non sarebbe la febbre in sé ma l'infezione che l'ha causata.
I sintomi della convulsioni febbrili nei bambini
Vanno dalla perdita di coscienza, alle scosse muscolari, dal tremore all'irrigidimento dei muscoli. Alla fine il bambino appare molto stanco e affaticato.
Per non allarmarsi e per gestire al meglio questo tipo di evento è necessario che mamma e papà sappiano intervenire.
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Cosa fare nel caso di convulsioni febbrili nei bambini
Ecco le linee guida di Salvagente Italia.
- Mantenere la calma e non farsi prendere dal panico.
- Posizionare il bambino su un fianco così da evitare inalazione di saliva o vomito.
- Allentare l'abbigliamento.
- Non forzare l'apertura della bocca: la mandibola sarà infatti serrata.
- Non cercare di dare da bere o da mangiare al bambino.
- Osservare le convulsioni. Ad esempio, scosse ai 4 arti? Rigidità? Interessamento di una sola metà del corpo? Saranno infatti informazioni utili per la ricostruzione dell’evento.
- Se la crisi dura per più di 2-3 minuti e il bambino non è al primo episodio di crisi convulsiva i genitori dovrebbero avere a disposizione un clistere di Micronoan (principio attivo DIAZEPAM) da somministrare per via rettale.
- Se dopo 10 min la crisi non si risolve autonomamente o con Micronoan chiamare l'ambulanza o comunque portare il bambino al pronto soccorso.
- Allertare, in ogni caso, il pediatra per una valutazione medica del bambino e per indagare l’origine della febbre.