Febbre alta, mal di gola, faringe arrossata: ecco come riconoscere i primi sintomi della scarlattina.
Febbre alta, mal di gola, faringe arrossata: ecco come riconoscere i primi sintomi della scarlattina.La scarlattina è una malattia esentematica molto diffusa tra i bambini, in modo particolare nella fascia d'età che va dai 2 ai 10 anni.
A diferrenza delle altre malattie infettive la scarlattina non è però causata da un virus ma da un'infezione batterica, scatenata dallo Streptococco Beta Emolitico di gruppo A: proprio per questo motivo è l'unica malattia infettiva che viene curata con una terapia antibiotica.
Ma quali sono i primi sintomi della malattia e come riconoscerla?
I primi sintomi della scarlattina sono generalmente febbre alta, mal di testa, spossatezza, brividi e male alla gola, associato a un arrossamento piuttosto evidente della faringe.
Un altro fattore piuttosto indicativo da non trascurare è la lingua: questa infatti inizialmente appare ricoperta da una patina bianca che poi assue un caratteristico colore rosso fragola.
Per quanto concerne invece le manifestazioni cutanee, di solito si palesano circa 12-48 ore dopo la comparsa dei primi sintomi; a tal proposito la scarlattina si riconosce per la particolarità del rash cutaneo: inizialmente infatti può essere scambiato per un semplice arrossamento della pelle ma guardando da vicino si nota la presenza di piccoli puntini rossi, leggermente in rilievo al tatto e che rendono la pelle molto ruvida. L'eruzione cutanea inizia da collo, ascelle e inguine e poi si diffonde su tutto il corpo.
Un'altra caratteristica della scarlattina è poi la cosiddetta "maschera scarlattinosa": il viso cioè appare molto arrossato, fatta eccezione per la zona del naso, mento e intorno alla bocca.
Se questi sono, in linea di massima, i sintomi più tipici della malattia, non bisogna però dimenticare che la diagnosi può essere fatta solo dal pediatra che potrà prescrivere un tampone faringeo per effettuare il test di Schultz-Charltonche. In commercio si possono trovare anche dei test rapidi la cui sensibilità però oscilla tra il 50 e il 90%.
Per quanto riguarda infine il periodo di incubazuone, è bene tenere presente che il bimbo risulta contagioso da due giorni prima rispetto alla comparsa dei sintomi fino a due giorni dipo l'inizio della terapia antibiotica.
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