Anche quest'anno, il 17 novembre, ricorre la Giornata Internazionale delle Nascite Premature, un fenomeno in aumento anche in Italia.
Anche quest'anno, il 17 novembre, ricorre la Giornata Internazionale delle Nascite Premature, un fenomeno in aumento anche in Italia.Secondo i dati forniti dal Ministero della Salute sarebbero almeno 15 milioni i bambini prematuri nati ogni anno, un fenomeno in forte aumento anche nel nostro Paese. Le cause sono diverse: da un lato l'età avanzata delle madri che affrontano la prima gravidanza, dall'altro la maggiore precisione degli esami diagnostici che, in taluni casi, possono rendere necessario un parto prematuro al fine di intervenire su particolari patologie.
Alla luce di questo, prevenzione e sensibilizzazione diventano estremamente importanti.
Il 17 novembre ricorre infatti la Giornata Internazionale delle Nascite Premature, che ha lo scopo di puntare l'attenzione sulla prevenzione del parto prematuro.
Slogan della giornata, tradotto in ben 26 lingue, è "1 baby in 10 born premature. Worlwide", ovvero "un bambino su 10 nasce prematuro. In tutto il mondo". Per focalizzare l'attenzione di tutti su questo delicato fenomeno, la Giornata Mondiale della Prematurità mira a coinvolgere tutte le città, facendo illuminare un punto di interesse con una particolare luce viola, colore simbolo dell'iniziativa.
Ma cosa si intende per parto prematuro?
Un bambino viene considerato prematuro se nato prima del compimento della 37 settimana di gravidanza. Tra le cause riscontrate, l'età della futura mamma, patologie della gravidanza come diabete, ipertensione o infezioni vaginali, ed ancora le gravidanze a rischio.
Le conseguenze di una nascita prematura possono essere molto serie. Si stima che su 15 milioni di bimbi nati prematuri, un milione sarebbe destinato a non sopravvivere. Molto dipende dal periodo gestazionale in cui si colloca la nascita: ogni giorno in più trascorso nella pancia della mamma può essere infatti di vitale importanza per il piccolo.
Tra i rischi più gravi per il bambino nato pretermine ci sarebbero patologie cardiache o repiratorie, malattie neurologiche che possono comportare seri ritardi oltre che, in rari casi, sordità e retinopatia.
Come prevenire il fenomeno?
Gli esperti insistono sull'importanza di sottoporsi agli adeguati controlli durante i mesi di attesa: particolarmente importanti sarebbero le ecografie che monitorano il collo dell'utero e quelle intravaginali che possono individuare una cervice accorciata, fattore tra i più rischiosi.
Oltre alla prevenzione, l'attenzione va posta anche alla cura dei neonati prematuri e al sostegno alle mamme: spesso infatti affrontare un parto prematuro per una madre comporta un senso di colpa e di inadeguatezza diffcile da gestire, nella maggior parte dei casi accompagnato dal timore delle conseguenze che può avere sul piccolo.
Per questo è nata l'Associazione per l'Aiuto al Neonato che si occupa ormai da diversi anni di promuovere importanti progetti volti a migliorare l'assistenza dei neonati ricoverati, nonché affrontare le problematiche sanitarie del bambino malato.
Per saperne di più: www.associazioneperlaiutoalneonato.it
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