Una nuova ricerca pubblicata su Science rivela che il Brasile è leader mondiale nella riduzione delle emissioni di carbonio.
Una nuova ricerca pubblicata su Science rivela che il Brasile è leader mondiale nella riduzione delle emissioni di carbonio.Secondo una nuova ricerca pubblicata sul 'Science' il Brasile è leader mondiale nella riduzione delle emissioni di carbonio.
Tale primato è la conseguenza dell’aumento della produzione agricola e contemporaneamente della salvaguardia messa in atto nei confronti delle foreste pluviali.
Il binomio vincente delle politiche ambientali brasiliane può essere riassunto in una frase significativa “più cibo ma meno emissioni”.
Secondo Daniel Nepstad, ecologo tropicale presso l'Earth Innovation Institute, e uno dei "lead author" del recente V report dell'Ipcc -Intergovernmental Panel on Climate Change sui cambiamenti climatici, il Brasile è ormai leader nel guidare il mondo nella mitigazione dei cambiamenti climatici.
Infatti dal 2004 agricoltori e allevatori hanno salvato oltre 86.000 chilometri quadrati di foresta pluviale, approssimativamente 14,3 milioni di campi di calcio.
Il salvataggio di queste foreste ammonta al 70% in meno di deforestazione e a 3,2 miliardi di tonnellate di CO₂ risparmiate.
La riduzione della deforestazione solo nel 2013 rappresenta l'1,5% della riduzione delle emissioni globali dell'anno scorso.
Questi cambiamenti sono stati innescati da una combinazione di coraggiose politiche pubbliche, come il rifiuto del mercato agricolo pro-disboscamento e un aumento delle aree protette insieme alla crescita di produzione di soia e carne bovina del paese.
Secondo gli studiosi però queste vittorie sono fragili e tutto dipenderà dalla volontà di leader politici e aziende nazionali e internazionali.
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