Annunciato il Randolph Glacier Inventory, il più aggiornato inventario digitale dei ghiacciai del nostro pianeta grazie al lavoro di 70 glaciologi internazionali.
Annunciato il Randolph Glacier Inventory, il più aggiornato inventario digitale dei ghiacciai del nostro pianeta grazie al lavoro di 70 glaciologi internazionali.Il team internazionale di glaciologi guidati da Tad Pfeffer della Università di Boulder in Colorado, ha annunciato di aver compilato il più esaustivo censimento dei ghiacciai del nostro pianeta battezzato con il nome di "Randolph Glacier Inventory".
Questo aggiornato inventario digitale rappresenta per gli esperti una fonte importante per produrre proiezioni sullo scioglimento dei ghiacciai continentali e dell’impatto che questo avrebbe sia sulla gestione delle risorse idriche di molti paesi sia sulla crescita del livello dei mari.
I ghiacciai ammontano a circa 200.000 arrivando a coprire una superficie totale di 730.000 chilometri quadrati ovvero un’area vasta quanto la Svizzera, la Germania e la Polonia messe insieme.
Il volume totale dei ghiacciai è di circa 170.000 km3: nel caso si liquefacessero tutti quanti insieme provocherebbero un innalzamento del livello dei mari di 35-47 centimetri. Da questo calcolo sono però escluse le calotte polari in quanto sono compresi solo i ghiacciai montani e quelli che occupano i fiordi nelle regioni artiche.
Il Randolph Glacier Inventory, pubblicato sulla rivista scientifica Journal of Glaciology, è il risultato della cooperazione tra 70 scienziati di ogni continente che hanno risposto ad un appello della comunità di scienziati radunati nel gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) che da anni insisteva sulla necessità di realizzare un inventario completo.
Fino a questo momento non si poteva disporre di una mappa così esaustiva che è stata resa possibile grazie ai satelliti artificiali, in particolare al supporto della Agenzia Spaziale Europea, la NASA e la EU.
La qualità dei dati raccolti è impressionate, come spiega Tobias Bolch della Technische Universitaet di Dresda, perché nella mappa sono stati inseriti anche ghiacciai di poche centinaia di metri quadri, cosa che in passato era impensabile.
Foto © marcox96 - Fotolia.com