Maggio si annuncia come il mese della Guerrilla gardening con due appuntamenti: il Raduno Intergalattico e l'International Sunflower Guerilla Gardening Day.
Maggio si annuncia come il mese della Guerrilla gardening con due appuntamenti: il Raduno Intergalattico e l'International Sunflower Guerilla Gardening Day.Sono due gli appuntamenti imperdibili per chi non vede l’ora di cimentarsi nella Guerrilla Gardening. Il 1° Maggio è l'International Sunflower Guerilla Gardening Day mentre dal 2 al 4 maggio a Roma è previsto il Raduno intergalattico di Guerrilla Gardening.
L'International Sunflower Guerilla Gardening Day è giunto quest’anno all’ottava edizione ed è un’iniziativa originaria del Belgio.
Qui i "Brussels Farmer", un gruppo di Guerrilla Gardening, ha dichiarato proprio il primo maggio il giorno per piantare semi di girasole in qualsiasi luogo, nella speranza di portare bellezza e verde in città.
Giunto invece alla seconda edizione il Raduno intergalattico di Guerrilla Gardening, una tre giorni di intensi eventi che vedrà confluire nella capitale i gruppi di Guerrilla Gardening provenienti da tutta Italia.
E’ dal 2011 che ogni 4 novembre i gruppi di Guerrilla Gardening italiani svolgono un intervento verde di lotta al degrado nella propria città.
La scelta del 4 novembre,“Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate”, non è casuale perché i guerrilla gardeners proprio come i militari vogliono mostrare le loro “armi” ovvero zappe, rastrelli e bombe di semi.
Per i promotori di entrambi gli eventi è importante partecipare soprattutto per lun discorso legato al concetto di bellezza, non a caso chi ha organizzato il raduno romano ha fatto proprie le parole di Peppino Impastato:
"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un'arma contro la rassegnazione, la paura e l'omertà. All'esistenza di orrendi palazzi sorti all'improvviso, con tutto il loro squallore, da operazioni speculative, ci si abitua con pronta facilità, si mettono le tendine alle finestre, le piante sul davanzale, e presto ci si dimentica di come erano quei luoghi prima, ed ogni cosa, per il solo fatto che è così, pare dover essere così da sempre e per sempre. È per questo che bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l'abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore".