Nasce in india la prima moschea che produce energia pulita inferiore ai 10 kWh l’anno grazie a impianti eolici e solari.
Nasce in india la prima moschea che produce energia pulita inferiore ai 10 kWh l’anno grazie a impianti eolici e solari.Una moschea a energia zero, il cui intero fabbisogno energetico è soddisfatto da turbine eoliche e pannelli solari. L’edificio sostenibile dedicato alla preghiera sorge a Kodi, una piccola città del distretto di Kundapur nell’India meridionale.
La preesistente moschea è stata ristrutturata e i lavori di rifacimento, coniugando tecnologie sostenibili e architettura islamica, sono stati ultimati dal Bearys Group.
La principale caratteristica di questo edificio consiste nel fatto che il suo fabbisogno energetico è sostenuto da energia rinnovabile ibrida, ovvero dall’incontro tra energia eolica e solare.
La moschea di Kodi produce più energia di quanta ne abbia bisogno tanto che ha iniziato a cedere la quota in eccesso alla rete statale
L’energia consumata dalla moschea è al di sotto dei 10 kWh l’anno: un risultato possibile grazie ad una turbina eolica.
Siccome la regione in cui sorge la moschea ha un clima caratterizzato da temperature elevate, i progettisti hanno puntato tutta l’attenzione sul sistema di raffreddamento e su diversi altri accorgimenti come l’orientamento del’edificio per ridurre al minimo la quantità di calore assorbita.
Inoltre la moschea è stata dotata di una struttura a L per favorire insieme alla vegetazione circostante un microclima più fresco e di mosaici bianchi sulla superficie esterna e su quella del terrazzo.
Infine il minareto è dotato di un sistema di raffreddamento passivo: sulla sua sommità è posizionata una sorta di vela che convoglia aria verso la sala di preghiera che si trova 20 metri più in basso.
Per Syed Mohamed Beary del Bearys Group questa moschea dimostra come lo sviluppo sostenibile possa aiutare a mitigare il riscaldamento globale, oltre a presentare un volto più moderno dell’Islam che si prefigge di promuovere l’armonia tra tutte le comunità.
Foto www.daijiworld.com