Ora c’è la prova: l’oxybenzone, l’ingrediente che protegge dai raggi UV, è stato trovato in alte concentrazioni nelle barriere coralline.
Ora c’è la prova: l’oxybenzone, l’ingrediente che protegge dai raggi UV, è stato trovato in alte concentrazioni nelle barriere coralline.Il sospetto c’era da tempo ma adesso è un dato di fatto: nelle barriere coralline del mar Rosso, dei Caraibi e delle Hawaii, frequentate dai turisti, sono state rinvenute alte concentrazioni di oxybenzone, una sostanza contenuta nelle creme solari e che serve a filtrare i raggi ultravioletti (UV).
Già si sapeva che la moria dei coralli dipende dall’aumento dell’acidità dell’acqua: ora si sa per certo che i coralli muoiono anche a causa delle creme solari usate dai turisti per proteggere la pelle
Un team internazionale di ricercatori ha reso noto i risultati di uno studio, pubblicato sulla rivista specializzata Archives of Environmental Contamination and Toxicology, in cui si dimostra inconfutabilmente i danni provocati dall’oxybenzone nelle barriere coralline più frequentate dai turisti nel mar Morto e nelle Isole Vergini americane.
Si è notato che purtroppo ai Caraibi è andato perso l’80% dei coralli e alle Isole Vergini americane è stata trovata una concentrazione di oxybenzone, 23 volte maggiore a quella minima considerata tossica per i coralli.
Gli scienziati hanno scoperto che l’oxybenzone danneggia il Dna dei coralli adulti e deforma le larve dei coralli intrappolandole nel loro stesso esoscheletro, rendendole così incapaci di galleggiare per disperdersi nelle correnti marine.
L’oxybenzone provoca inoltre lo sbiancamento dei coralli: ora è in corso il terzo sbiancamento dei coralli su scala globale, dopo quelli del 1998 e del 2010. Lo sbiancamento è un fenomeno che porta alla perdita delle zooxantelle, alghe microscopiche con cui i coralli vivono in simbiosi e da cui ricavano nutrimento.
L’oxybenzone è anche potenzialmente pericoloso per la salute perché può essere un interferente endocrino, arrivando ad alterare la produzione di sperma e causando l’endometriosi.
Ecco perché l’UE ha stabilito una percentuale massima (fino al 10%) di oxybenzone nelle creme solari secondo il regolamento europeo 1223/09 sui prodotti cosmetici.
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