Il Wwf lancia l’allarme: entro il 2030 un’area di circa 170 milioni di ettari di foreste andrà persa per sempre.
Il Wwf lancia l’allarme: entro il 2030 un’area di circa 170 milioni di ettari di foreste andrà persa per sempre.Si tratta di un’area grande come Germania, Francia, Spagna e Portogallo, l’equivalente di 170 milioni di ettari di foreste che da qui al 2030, secondo le previsioni del Wwf andranno perse per sempre principalmente a causa del'espansione dell'agricoltura intensiva.
L'allarme viene lanciato dal Wwf in occasione del "Tropical Landscapes Summit" tenutosi a Giacarta, in Indonesia dove è stato presentato il rapporto "Living Forests Report: Saving Forests at Risk" .
Se il ritmo della deforestazione non si arresta entro il 2050 gli ettari persi potrebbero addirittura arrivare a 230 milioni
E invece, secondo il Wwf, bisognerebbe bloccare questo processo almeno entro il 2020 per evitare cambiamenti climatici pericolosi e perdite economiche.
Secondo il rapporto presentato in Indonesia entro il 2030, undici luoghi in tutto il mondo, di cui dieci nei tropici, costituiranno oltre l'80% della perdita di foreste a livello mondiale.
I polmoni verdi a rischio sono l’Amazzonia, l’Africa Orientale, l’Australia orientale, il Borneo, il Bacino del Congo, la Foresta atlantica e il Gran Chaco, il Cerrado, il Choco-Darien, la Nuova Guinea e Sumatra e il Greater Mekong.
Queste aree sono caratterizzate dalla più ricca concentrazione di fauna selvatica al mondo, comprese le specie in via di estinzione, come oranghi e tigri. Oltretutto si tratta di ambienti fondamentali anche per molte comunità indigene che vanno dunque assolutamente protetti e preservati.
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