Nell’immaginario collettivo rappresentano il Paradiso in Terra ma anche gli atolli del Pacifico se la passano male causa l’inquinamento: sono sommersi dai rifiuti.
Nell’immaginario collettivo rappresentano il Paradiso in Terra ma anche gli atolli del Pacifico se la passano male causa l’inquinamento: sono sommersi dai rifiuti.Gli atolli dell’oceano Pacifico sono considerati dei veri e propri paradisi incontaminati eppure i rifiuti che galleggiano nel mare sono arrivati fino a questi remoti luoghi.
Infatti durante la recente missione di pulizia, che si tiene ogni anno, la National Oceanic and Atmospheric Administration (Noaa) ha raccolto diverse tonnellate di rifiuti sulle coste nordoccidentali delle isolette del centro dell'Oceano.
E’ dal 1996 che vengono effettuate queste pulizie che hanno portato a raccogliere in 19 anni un totale di 904 tonnellate di rifiuti ma la quantità raccolta quest'anno è risultata di circa nove tonnellate superiore alla media.
L’operazione di pulizia, che è durata 33 giorni e ha coinvolto 17 sommozzatori, ha permesso di raccogliere 57 tonnellate di spazzatura comprendente tappi di bottiglia, oggetti plastica, accendini e attrezzatura da pesca abbandonata.
Nelle sole rive dell'Atollo di Midway sono state raccolte oltre sei tonnellate di plastica ma in totale, contando anche gli altri atolli, sono stati recuperati: 7.436 frammenti di plastica dura, 3.758 tappi di bottiglia, 477 accendini e 1.469 bottiglie di plastica.
Il direttore delle operazioni della Coral Reef Ecosystem Division del Noaa, Mark Manuel, sostiene che la quantità di rifiuti marini rinvenuti in queste isole remote, distanti dalla civiltà e abitate solo da un paio di residenti stagionali, è semplicemente sconcertante.
Questi dieci atolli, facenti parte di una delle più immense aree marine protette del mondo, forniscono un prezioso habitat per mammiferi marini, coralli, pesci e altri animali selvatici che risentono delle sempre più crescenti condizioni di inquinamento della zona.
Durante questa missione i sommozzatori hanno avuto modo di salvare tre tartarughe marine rimaste impigliate nelle reti di pesca e hanno impiegato diversi giorni per rimuovere, a 16 metri di profondità, una rete di 28 metri che pesava più di 11 tonnellate.
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