Seconda vita per i copertoni usati come parti di batterie agli ioni di litio: le gomme vecchie dell’auto caricheranno le pile.
Seconda vita per i copertoni usati come parti di batterie agli ioni di litio: le gomme vecchie dell’auto caricheranno le pile.Pare infatti che dagli pneumatici dismessi sia possibile ottenere un elemento che potenzia le comuni batterie al litio rendendole più efficienti ed economiche da produrre.
Inoltre da questo riutilizzo si potrebbe ridurre il rischio ambientale correlato con lo smaltimento degli pneumatici ovvero il nero di carbonio, anche conosciuto come nerofumo.
Non è un mistero che il nerofumo sia pericoloso per la salute, infatti secondo l'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) il nero di carbonio probabilmente è cancerogeno: l'esposizione ad alte concentrazioni di nero di carbonio in polvere può infatti causare disagio al tratto respiratorio superiore.
Questo pigmento è ampiamente impiegato nell'industria automobilistica perché migliora alcuni fattori relativi a usura e abrasione delle gomme ed inoltre contribuisce a ridurre il danno termico ed aumentare la durata del pneumatico su battistrada.
Ebbene pare che il nero di carbonio potrà essere impiegato, seppure apportando modifiche microstrutturali, per costruire gli anodi delle batterie, vale a dire gli elettrodi a carica negativa che permettono la memorizzazione del litio in fase di carica.
Gli anodi con carbonio derivato da pneumatici, se confrontati con quelli in grafite ora integrati nelle comuni batterie, risulterebbero più efficienti: ad esempio si è notato che la batteria sperimentale, dopo una ricarica della durata di cento cicli, presenta una capacità di 390 ore di milliampere per grammo di anodo di carbonio.
Secondo le previsioni dei ricercatori si potrà impiegare questo pigmento per le grandi batterie al litio, come quelle per le auto elettriche e gli accumulatori di sistemi eolici e solari.
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