Il reef australiano sta morendo: gli scienziati della James Cook University di Townsville confermano una moria di coralli senza precedenti.
Il reef australiano sta morendo: gli scienziati della James Cook University di Townsville confermano una moria di coralli senza precedenti.La Grande barriera corallina, considerata patrimonio dell'Umanità dall'Unesco, sta scomparendo a causa del riscaldamento globale: negli ultimi nove mesi circa 700 chilometri di coralli, dei 2.300 che costituiscono il reef australiano, sono morti.
Mesi fa era stato lanciato l’allarme sulle gravi conseguenze dell’innalzamento della temperatura degli oceani e ora è arrivata la conferma con un nuovo bilancio dell’Australian Research Council Centre of Excellence for Coral Reef Studies.
Tra febbraio e aprile si è verificato un innalzamento anomalo delle temperature che ha intensificato il fenomeno dello sbiancamento dei coralli, danneggiando i settori settentrionali della Grande barriera.
La decolorazione del corallo si verifica a seguito dell'assenza dell'alga Zooxanthellae, che viene in conseguenza delle alte temperature: lo scheletro di carbonato di calcio muore perdendo la tipica colorazione rossa.
Situazioni analoghe si erano verificate in passato nel 1998 e nel 2002, ma non di questa portata: questa volta è andato perso il 67% della più grande barriera di corallo del mondo.
Le conseguenze di questo evento potrebbero essere devastanti nel prossimo ventennio, che è più o meno il tempo considerato necessario per riavere i coralli persi nella regione settentrionale.
Risultano invece più contenuti i danni nella parte meridionale della barriera,
che comprende le principali località turistiche a sud di Port Douglas, vicino a Cairns e all'arcipelago di Whitsundays. Il motivo della loro salvezza è legato alle basse temperature del mare grazie alla presenza di acque più fresche provenienti dal Mar dei Coralli.
Nel frattempo, al fine di salvaguardare l'ecosistema corallino così ampiamente devastato, il governo australiano ha diffuso un piano che prevede l’investimento di ingenti risorse per combattere il fenomeno dello sbiancamento corallino.
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