Il Governo ha annunciato un deciso aumento di prezzo nei mesi autunnali. Ecco il motivo del rincaro e i consigli per abbassare i costi.
Il Governo ha annunciato un deciso aumento di prezzo nei mesi autunnali. Ecco il motivo del rincaro e i consigli per abbassare i costi.L’arrivo della bolletta è un appuntamento che si rinnova ogni due mesi al quale (purtroppo!) non possiamo sottrarci. E che, da ottobre, diventerà ancor più “doloroso” per le nostre tasche. Il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha infatti annunciato una vera e propria stangata: nell'ultimo trimestre del 2021 gli italiani arriveranno a pagare il 40% in più per la fornitura di energia. La crescita dei prezzi continuerà fino a Natale, per cominciare poi la discesa e tornare alla normalità (pre-Covid) nella seconda metà del 2022.
Bollette più care: perché?
Il rincaro di luce e gas, fenomeno già in atto da mesi in tutta Europa, ha una ragione molto semplice. Dopo i lunghi mesi di restrizioni dovute alla pandemia, l'attività produttiva ha ripreso dappertutto la sua corsa, con un conseguente aumento del fabbisogno energetico: per la più banale delle leggi del mercato, la maggiore domanda ha fatto lievitare i prezzi delle materie prime. A questo bisogna aggiungere i costi dei permessi di cui le aziende UE necessitano per produrre anidride carbonica (potrebbero presto raggiungere i 100 euro a tonnellata), in base al sistema ETS.
Bollette: cosa potrebbe fare il Governo
Secondo le stime, l’aumento delle bollette di elettricità e gas comporterà un aumento delle spese pari a 500 euro l’anno per ogni famiglia: 100 per la luce e 400 per il gas. Il tempo stringe, ma sono tre le opzioni che starebbe vagliando il governo per tutelare le tasche degli italiani: un taglio dell’Iva (oggi per le utenze domestiche è al 10%), un alleggerimento degli oneri di sistema (che pesano fino al 20,1% su luce e a 4,38% su gas), un bonus sociale. Staremo a vedere, incrociando nel frattempo le dita.
Le voci della bolletta
Intanto, analizziamo come leggere una bolletta. Questo documento contiene una serie di voci che, spesso, ci rendono difficile capire quanto realmente paghiamo per l’elettricità consumata. Le informazioni riportate nella bolletta possono essere ricondotte a tre voci: servizi di vendita (57,1%), servizi di rete (13,4%) + oneri generali di sistema (16,2%), imposte (13,3%). Tra parentesi è indicata l’incidenza in percentuale sull’importo complessivo da pagare.
I servizi di vendita, relativi alla fornitura di elettricità, comprendono la quota fissa e la quota energia, che dipende dalla quantità di elettricità o gas consumata. È su questa voce che si gioca la concorrenza tra i diversi fornitori.
Le spese per i servizi di rete sono articolate in quota fissa, quota variabile (che dipende dalla quantità di energia consumata) e quota potenza (correlata alla potenza impegnata dal nostro contatore, usualmente 3 kW): coprono le attività di trasporto, di distribuzione di energia fino al contatore e di rilevazione dei consumi. E anche gli oneri generali di sistema, i costi, cioè, che finanziano attività di interesse generale, come lo smantellamento delle centrali nucleari (Componente A2) o l’incentivazione delle fonti rinnovabili (Componente A3).
Ci sono, infine, le imposte costituite dall’accisa, definita sulla base della quantità di energia consumata e l’Iva, applicata sull’importo complessivo del servizio.
Come risparmiare energia
Come possiamo intervenire sulla quota direttamente collegata ai nostri consumi effettivi?In regime di mercato tutelato si applicano le tariffe biorarie: minor costo nelle fasce orarie F2 e F3, applicate nei giorni feriali, dalle 19.00 alle 8.00 e il sabato, la domenica e i giorni festivi; maggior costo nella fascia F1, dalle 8.00 alle 19.00 mentre, se aderiamo al mercato libero, potremmo valutare le diverse offerte di fornitura proposte dalle diverse società energetiche. Per approfondire il tema, ecco come risparmiare energia in casa.
Foto: Dave Dugdale via photopin cc