Nati durante il Rinascimento, sono conosciuti e usati in tutto il mondo (spesso in modo improprio). Francesca Matteoni ci racconta tutto ciò che c'è da sapere su queste carte che a volte funzionano quasi come un confessionale.
Nati durante il Rinascimento, sono conosciuti e usati in tutto il mondo (spesso in modo improprio). Francesca Matteoni ci racconta tutto ciò che c'è da sapere su queste carte che a volte funzionano quasi come un confessionale.In passato i tarocchi erano lo strumento prediletto di mistici, sensitivi e ricercatori spirituali, alla ricerca di informazioni sul presente e sul mondo attorno a loro. Oggi queste carte nate in Italia durante il Rinascimento possono essere usate anche come strumento creativo. Inoltre, come ci spiega la nostra esperta Francesca Matteoni, possono diventare un mezzo per fermarsi e riflettere sulla propria vita. Detto questo, i tarocchi vengono spesso usati da sedicenti cartomanti per truffare persone impaurite. Ecco cosa sono i tarocchi, come si usano e come evitare di cadere in trappole indesiderate.
Chi è Francesca Matteoni
Sul profilo Instagram di Francesca Matteoni si legge: «Scrivo poesie, storie e saggi. Leggo i tarocchi, mi occupo di storia della stregoneria e di folklore. Amo gli animali. Viaggio». Non ama le etichette e lo dice all'inizio dell'intervista. Le sue passioni traboccano e i tarocchi sono per lei solo un mezzo in cui incanalare una grande energia. «Dialogo con i tarocchi da 30 anni. Li uso per creare laboratori in cui queste carte diventano uno strumento di indagine e punto di partenza per creare storie». Oltre a collezionarli (ne ha oltre 400), Francesca progetta e crea pubblicazioni illustrate su tarocchi e magia per il progetto a marchio Vivida dell’editore White Star. «Rimanendo fedele alle 78 carte, si attinge all'iconografia mondiale. Ne ho creato uno ispirato alla musica grunge, in cui il matto, ad esempio, viene rappresentato in uno scenario urbano, mentre tiene un palloncino sull'orlo del terrazzo di un palazzo».
Francesca, devo farti questa prima domanda, un po' sciocca ma necessaria: i tarocchi predicono il futuro?
No. I tarocchi sono apertura, possibilità e immaginazione
Ora che abbiamo disambiguato questo necessario punto di partenza, spiegaci: cosa sono i tarocchi?
Benché siano visti come uno strumento divinatorio atti a predire il futuro, i tarocchi sono qualcosa di un po' più complesso. Sia chiaro: rivendico la natura divinatoria dei tarocchi. Ma queste carte hanno la capacità di metterci in contatto con l'altro. Non sono uno strumento a cui fare una domanda per ricevere una risposta secca, un sì o un no. Preferisco parlare di lettura di tarocchi intuitiva, che raccontano possibilità a partire dal presente. Un'immersione nel tempo e nella persona che li legge. C'è un'interazione tra chi legge i tarocchi, a cui si aggiungono intuito e destino, che in parte già scritto dentro di noi.
Quanti tipi di sistemi di tarocchi esistono?
I tarocchi nascono in Italia durante il Rinascimento. Il mazzo è composto da 78 carte, divise tra arcani maggiori, minori e carte di corte. Esistono tre sistemi. Quello marsigliese, legato alla tradizione dei cartai francesi. Qui le carte minori sono raffigurate dalle nostre carte da gioco, che riportano i semi di spade, coppe, denari e bastoni. Poi c'è il sistema Rider Waite Smith, abbreviato anche in Rwt. Rider è il cognome dell'editore che li ha pubblicati per primo, mentre i creatori sono Arthur Edward Waite e la disegnatrice sua discepola Pamela Colman Smith. La differenza col sistema marsigliese sta negli arcani minori, dove sono disegnate scene di vita riconoscibili. Infine, ci sono i tarocchi Thoth di Alister Crowley, il famoso mago nero, che ha messo a punto un sistema che è un punto di incontro tra i due menzionati prima.
Che mazzo usi?
Il mazzo si sceglie in libertà. Io mi ispiro all'Rws perché narrativamente è più facile da usare, dato che ci sono storie e immagini in tutte le carte.
Si immagina sempre il mazzo di tarocchi in mano a una fattucchiera: qual è il legame dei tarocchi con la magia?
Prima di tutto, bisogna chiarire cosa si intende per magia. C'è ignoranza su questo termine. I tarocchi e l'arte magica vengono entrambi dal Rinascimento. L'alta magia era una forma altissima di filosofia. Basti pensare che Marisilio Ficino era un devoto cristiano che parlava di magia cristiana. Le sue opere non avevano niente a che fare con la bassa magia, quindi quella stregonesca. Questa branca della magia mira a conoscere il segreto della natura. Cerca di capire l'invisibile che muove ogni cosa nel mondo. Se applichiamo questa arte magica al mondo dei tarocchi, la lettura diventa un modo immaginativo di comprendere se stessi nel mondo. Le immagini si attivano soltanto con la storia del lettore.
Cosa significa?
Non esiste un manuale per leggere i tarocchi. Si devono leggere liberando la mente. La magia sta nell'intenzione che si ripone nelle cose. È un atto concreto, ben lontano dal tirare fuori un coniglio da un cappello. Qualsiasi persona messa davanti a un mazzo di tarocchi, racconterà quello che vede secondo la sua storia personale. La cosa di vero valore, che rende queste carte quasi uno strumento terapeutico, è che se anche alcune carte restano mute, altre scateneranno qualcosa. La persona che guarda la scena racconta qualcosa si sé e ha una diversa comprensione della sua vicenda.
Un esempio?
Durante un laboratorio di donne che non avevano mai avuto a che fare con i tarocchi, una di loro ha estratto un tre di coppe, una carta che solitamente viene accolta con gioia. Ma lei ha avuto una reazione negativa. Le ho chiesto perché e lei mi ha raccontato che quella carta era il simbolo di tre persone che la stavano escludendo da un lavoro. Ognuno porta la sua storia. Non è psicoterapia perché in questa lettura c'è una parte di mistero, che affonda le radici nella nostra immaginazione, che nasce dalla nostra esperienza del mondo. Ci sono anche storie che non immaginiamo di avere dentro.
Come vanno consultati i tarocchi? A cosa servono?
I modi per usare i tarocchi sono tantissimi. Negli anni ho scelto l'approccio del laboratorio, che preferisco al consulto personale, che comunque faccio. Nel laboratorio c'è una condivisione, in cui si crea una magia collettiva. I tarocchi vengono usati per comprendere una situazione che ci preoccupa nel momento presente. Si possono usare le carte per avere un'idea creativa e andare avanti con il proprio lavoro. Li si può usare anche per raccontare i propri sogni.
Quali sono le trappole da evitare per non essere truffati?
Quando ci si approccia al mondo della lettura dei tarocchi bisogna far attenzione ad alcuni campanelli d'allarme. Prima di tutto, è importante che la persona usi subito la parola consulto e che specifichi che la lettura non offrirà soluzioni a problemi. I lettori truffaldini insistono su temi come “l'amore della vita”. Ma il primo e più importante campanello d'allarme è quando, all'inizio della lettura, ci si sente dire che c'è qualcuno che ci vuole male. Quando dicono “Vedo nella carte una donna o un uomo...” bisogna diffidare. Serve per tenere ancorata la persona alla lettura e spillargli quanti più soldi possibile. Inoltre, specie se si richiede una lettura a distanza, è bene che sia fatta in video e che sia seguita dall'invio della spiegazione in pdf. Chi legge i tarocchi non deve instillare paura o sospetto. L'etica della stregoneria contemporanea è di amore e sostegno.
Quando costa un consulto?
È una domanda a cui faccio fatica a rispondere. Ma se ci si approccia a qualcuno che chiede dai 180 euro in su, meglio evitare.
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