Un'infanzia trascorsa a Pechino con gli occhi puntati a Occidente, storie intime e un cinema drammatico e neorelista: la storia di Chloé Zhao, la regista che ha trionfato agli Oscar 2021 con Nomadland.
Un'infanzia trascorsa a Pechino con gli occhi puntati a Occidente, storie intime e un cinema drammatico e neorelista: la storia di Chloé Zhao, la regista che ha trionfato agli Oscar 2021 con Nomadland.Grandi occhi neri, lunga treccia e un morbido vestito color avorio: Chloé Zhao è la prima donna di origini asiatiche a ritirare un premio Oscar e la seconda regista, dopo Kathryn Bigelow, a conquistarlo.
Chloé Zhao, la storia
Foto: LaPresse
Zhao Ting, in arte Chloé Zhao, nasce a Pechino il 31 marzo 1982. Sua madre Huang Tao è un’infermiera, suo padre Yuji Zao, un dirigente in un’acciaieria, lei, una ribelle con gli occhi puntati a Occidente. Sogna di essere come Madonna e Michael Jackson, di camminare tra le strade di Londra e di perdersi tra i grattacieli di New York.
Così si laurea in Scienze politiche in un college del Massachusetts, studia cinema alla New York University e racconta di rocce, natura e vita in strada. Si è sempre sentita sola nelle grandi città e scrivere storie, fare film e parlare di ciò che le interessa sono il suo modo di chiedere se c’è qualcuno là fuori. E quando arriva una risposta, anche sussurrata, capisce di non essere sola e la grande motivazione che le viene dal profondo la trascina via dalla sua solitudine.
Il cinema di Chloé Zhao
Il lavoro di Chloé Zhao come regista inizia nel 2008 con una serie di cortometraggi che scrive, dirige e monta personalmente. Li presenta a diversi festival statunitensi e così sarà fino a quando, nel 2015, non esordirà come regista del lungometraggio con Songs My Brothers Taught Me.
Chloé Zhao, Songs My Brothers Taught Me: l’esordio
Chloé Zhao e Terrence Malick avevano più o meno la stessa età al momento del loro lungometraggio d’esordio. Trent’anni lui, lei poco più. Avevano scelto attori non professionisti, gente del posto, per raccontare la storia di un fratello e di una sorella, entrambi sioux, che abitavano la riserva di Pine Ridge. Johnny, il fratello, sognava di lasciare quel mondo, per lui una prigione, lei, spaventata dal futuro, cercava di tenerlo con sé, con tutte le sue forze.
E mentre la macchina a spalla cattura gli attimi di quella storia che oscilla tra il reale e l’artificiale, così come nel cinema degli anni ’60, lo spettatore ha l’impressione di ascoltare delle vere testimonianze, quasi fosse un reportage.
Presentato al Sundance Film Festival e alla Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes, il lungometraggio ottiene anche una candidatura agli Independent Spirit Awards come miglior film d’esordio.
Chloé Zhao, The Rider – Il sogno di un cowboy
La storia vera di Brady, della sua famiglia fatta da un papà inconsistente e una sorella affetta da autismo, della sua lotta per tornare a cavalcare un cavallo dopo un brutto infortunio. Un mondo che sa di disperazione e necessaria brutalità, un cinema drammatico e neorealista, la dura poesia di Chloé Zhao.
The Rider, presentato alla Quinzaine del Festival di Cannes, ottiene il plauso della critica e attira l’attenzione di Bong Joon-ho (regista di Parasite) che inserisce il suo nome tra i migliori registi giovani che potrebbero influenzare il cinema nei prossimi decenni.
Nomadland, un film da Oscar
Una donna di mezza età rimasta vedova, un camper, incontri, luoghi, lavori e tramonti. Una storia intima che in punta di piedi fa esplodere innumerevoli emozioni. Uno sguardo senza filtri sulla realtà.
Nomadland, che aveva già vinto il Leone d’Oro alla Mostra del Cinema di Venezia, il Golden Globe e il Bafta, permette a Chloé Zhao di trionfare nuovamente e di aggiudicarsi un primato: è la prima donna di origini asiatiche a ritirare il premio e la seconda regista a vincere l’Oscar.
Chloé Zhao e il suo ingresso ai Marvel Studios
Un nuovo eccitante team di supereroi, antichi alieni che stanno vivendo sulla Terra in segreto da migliaia di anni, lo scoppio di una guerra tra alcuni dei primi esseri nell’universo: Eternals, è il nuovo attesissimo cinecomic Marvel.
Il film è tratto dal fumetto Eterni, ideato da Jack Kirby e pubblicato per la prima volta nel 1976. Sarà proprio Chloé Zhao a dirigerlo, un altro primato nella sua giovane carriera.
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Foto apertura: LaPresse