Conosciamo le 33 registe donne in lizza per la candidatura agli Oscar 2021.
Conosciamo le 33 registe donne in lizza per la candidatura agli Oscar 2021.Vi avevamo parlato l’anno scorso del record di registe selezionate dalle commissioni statali per la categoria miglior film internazionale. Per la cerimonia del 2021 il record è stato infranto. Sono infatti 33 le donne che hanno la possibilità di entrare nell’ambita cinquina.
Un’italiana potrebbe riuscirci quest’anno? Spoiler: No. Il rappresentante del cinema tricolore sarà Gianfranco Rosi con Notturno, il documentario sulla vita quotidiana delle popolazioni che vivono nel Medio Oriente fra la riconquista di Mosul e Raqqa, strappate all’ISIS nell'estate-autunno 2017 e l'assassinio del generale iraniano Soleimani per mano statunitense a Baghdad nel gennaio 2020.
L’ultima fu Cristina Comencini nel 2006 con La Bestia nel Cuore interpretato da Giovanna Mezzogiorno, Angela Finocchiaro e Stefania Rocca che riuscì a conquistare la nomination ma non a vincere l’Oscar.
Registe e Oscar: le registe selezionate e le loro pellicole
Con la speranza che l’anno prossimo possa esserci anche l’Italia, ecco la lista delle registe selezionate per quest’anno e dei relativi film che hanno diretto o co-diretto.
Maite Alberdi – Cile, El Agente Topo
Documentario su un investigatore privato che manda un infiltrato in una casa di riposo dove un suo cliente sospetta abusi sugli anziani.
Shahad Ameen – Arabia Saudita, Scales
Una giovane ragazza vive in un povero villaggio di pescatori in cui vige l’antica tradizione in cui ogni famiglia deve dare una figlia alle creature marine che popolano le acque vicine.
Zaida Bergroth – Finlandia, Tove
Biopic sulla scrittrice e pittrice finlandese Tove Jansson famosa in tutto il mondo grazie ai Mumin.
Stéphanie Chuat e Véronique Reymond – Svizzera, My Little Sister
Una drammaturga di talento è determinata a riportare al successo il fratello, un attore teatrale malato di cancro.
Byambasuren Davaa – Mongolia, Veins of the World
Un giovane ragazzo mongolo trasforma il dolore della morte di suo padre in una fonte di potere.
Kristina Grozeva – Bulgaria, The Father
Un uomo arriva in ritardo al funerale della madre e rimane intrappolato nel groviglio delle sue bugie.
Kaouther Ben Hania – Tunisia, The Man Who Sold His Skin
Il siriano Sam ha bisogno di soldi per raggiungere la sua amata in Europa e accetta di diventare l’opera d’arte vivente di uno dei più controversi artisti dell’occidente.
Silja Hauksdóttir – Islanda, Agnes Joy
Una donna con un lavoro che odia e un matrimonio prossimo al capolinea si scontra con la figlia ribelle.
Paula Hernández – Argentina, Los Sonámbulos
Le tensioni all’interno di una famiglia diventano esplosive durante una vacanza estiva.
Agnieszka Holland – Repubblica Ceca, Charlatan
Biopic sul guaritore Jan Mikolášek (1889-1973) che curò centinaia di persone usando rimedi vegetali.
Lili Horvát – Ungheria, Preparations to be Together for an Unknown Period of Time
Una dottoressa ritorna nella natia Budapest perché si innamora di un dottore che però afferma di non averla mai vista.
Leticia Jorge – Uruguay, Alelì
In seguito alla morte del padre tra fratelli disfunzionali discutono su cosa fare della casa di famiglia.
Naomi Kawase – Giappone, True Mothers
Una madre adottiva viene inaspettatamente contattata dalla madre biologica di sua figlia.
Amanda Kernell – Svezia, Charter
Una donna, in attesa della sentenza di affidamento dei figli, porta i due bambini a Tenerife.
Ulrike Kofler – Austria, La Vita Che Vorrei
Una coppia che sta cercando di avere un bambino va in vacanza in Sardegna e fa conoscenza con un’altra coppia.
Dea Kulumbegashvili – Georgia, Beginning
Una comunità di Testimoni di Geova viene attaccata da un gruppo estremista.
Marina Kunarova – Kazakistan, The Crying Steppe
Un cacciatore di aquile cerca di salvare la famiglia dalla morte durante la Grande Carestia degli anni ’20 del secolo scorso in Kazakistan.
Maia Lekow – Kenya, The Letter
Documentario su un giovane che scopre che la nonna è stata accusata di stregoneria.
Melina León – Perù, Canción Sin Nombre
Una madre cerca la figlia neonata scomparsa da una finta clinica medica.
Anne Paulicevich – Belgio, Filles de Joie
Ogni giorno tre prostitute attraversano il confine dalla Francia al Belgio per esercitare il loro mestiere. Un avvenimento le legherà per sempre.
Bárbara Paz – Brasile, Babenco: Tell Me When I Die
Documentario sugli ultimi anni di vita del regista Hector Babenco morto di cancro nel 2016
Marija Perovic – Montenegro, Breasts
Quattro donne si incontrano per il ventesimo anniversario della fine degli studi. Una di loro ha un cancro al seno, le altre tre vogliono aiutarla.
Ruth Pribar – Israele, Asia
Asia, una trentacinquenne madre single, emigra dalla Russia a Gerusalemme con sua figlia Vika.
Sofia Quiros – Costa Rica, Ceniza Negra
In seguito alla scomparsa della madre, una ragazzina di tredici anni deve prendersi cura del nonno.
Anabel Rodrígues Ríos – Venezuela, Érase una vez en Venezuela, Congo Mirador
Documentario sugli abitanti dei villaggi nei pressi del lago Maracaibo che lottano contro corruzione e inquinamento.
Julie Schroell – Lussemburgo, River Tales
Lungo il fiume San Juan in Nicaragua, un insegnante e i suoi studenti mettono in scena uno spettacolo che esplora l’identità locale e la storia coloniale e ambientale del corso d’acqua.
Maria Sødahl – Norvegia, Hope
La relazione tra gli artisti e partner Tomas e Anja viene messa a dura prova quando alla donna viene diagnosticato un cancro al cervello.
Malgorzata Szumowska – Polonia, Non Ci Sarà Mai Più La Neve
Un immigrato russo che lavora come massaggiatore in una gated community diventa il guru di un nuovo culto per i suoi ricchi clienti.
Leticia Tonos, Repubblica Dominicana, Mis 500 Locos
Un medico lavora in un istituto psichiatrico durante la dittatura di Rafael Trujillo.
Rene van Rooyen – Sudafrica, Toorbos
Poco prima dello scoppio della seconda guerra mondiale una donna appartenente ad una povera comunità di contadini e silvicoltori si innamora e sposa un ricco cittadino.
Julia von Heinz – Germania, And Tomorrow the Entire World
Una studentessa ventenne di buona famiglia si unisce agli Antifa per contrastare l’ascesa della destra in Germania.
Jasmila Žbanić - Bosnia ed Herzegovina, Quo Vadis, Aida?
Aida vive a Srebrenica ed è una traduttrice per le Nazioni Unite. Quando l’esercito serbo-bosniaco prende il controllo della città la sua famiglia cerca rifugio nel campo dell’ONU.
Foto apertura: Cathy Yeulet -123RF
Nicola Montallegro