A Siena un maxi sequestro di Brunello di Montalcino fasullo porta in evidenza il dramma delle contraffazioni e delle frodi alimentari.
A Siena un maxi sequestro di Brunello di Montalcino fasullo porta in evidenza il dramma delle contraffazioni e delle frodi alimentari.Brunello di Montalcino fasullo, ma anche Chianti DOC e altri prestigiosi marchi del vino, sono stati i protagonisti di un maxi sequestro avvenuto in Toscana.
- I Carabinieri del reparto operativo di Siena hanno sequestrano più di 30 mila bottiglie di vino ed ettolitri di vino sfuso, che di buon vino aveva solo il nome. In realtà le bottiglie contenevano vino fasullo e perfino di scarsa qualità.
L'operazione è solo l'inizio di un intervento ad ampio raggio, ancora in corso, in tutto il centro-nord Italia contro le frodi alimentari
L'indagine dei Carabinieri è stata estesa a tappeto sui principali protagonisti della filiera del vino: cantine, centri di imbottigliamento, enoteche, supermercati, grande distribuzione, in diverse Regioni.
Il danno commesso dai responsabili della frode è enorme e investe diversi aspetti.
- Innanzitutto c'è l'aspetto che riguarda la frode agroalimentare, ai danni dei consumatori.
- Poi c'è il danno economico e d'immagine nei confronti dei produttori onesti e dei marchi prestigiosi che sono tra i più conosciuti e diffusi al mondo. Un danno di migliaia di euro.
E' evidente che quanto accaduto con il vino è esattamente quello che già accade per il settore moda, con la contraffazione dei capi firmati. Tanto più importante il marchio, tanto più è facile vendere il prodotto fasullo e incassarne gli ampi guadagni.
- Il vino che è stato sequestrato infatti, veniva imbottigliato ed etichettato con fascette e sigilli del Monopolio di Stato falsi, che però gli consentivano di essere venduto a prezzi vertiginosi ed esportato all'estero come fosse veramente buon vino italiano
Al momento i produtti di vero Brunello di Montalcino e degli altri marchi coinvolti nella frode risultano estranei alla vicenda e probabilmente agiranno legalmente per tutelare i loro interessi (e anche i nostri) quando saranno individuati e perseguiti i truffatori.
Fonte Ansa