Pomodorini, erbe aromatiche, aglio e vino bianco: direttamente dall’isola di Ischia una ricetta squisitamente mediterranea per gustare la carne di coniglio.
Pomodorini, erbe aromatiche, aglio e vino bianco: direttamente dall’isola di Ischia una ricetta squisitamente mediterranea per gustare la carne di coniglio.La ricetta del coniglio all’ischitana è uno dei capisaldi della cucina campana. Rappresenta una ricetta tradizionale napoletana realizzata all’interno di tipiche pentole di terracotta seguendo una lenta cottura.
Preparare questo secondo piatto a regola d’arte è semplice: tuttavia, esistono dei segreti dietro la marinatura e la cottura che la vera ricetta del coniglio all’ischitana presuppone. Accorgimenti che bisogna seguire per ottenere un ottimo risultato. Siete curiosi di scoprirne di più? Continuate nella lettura.
Nascita di una ricetta lunga 1000 anni
Il coniglio è il protagonista assoluto di questa preparazione, e il motivo lo si riscontra nella grande diffusione dell’animale sull’isola. Le prime notizie della presenza del coniglio ad Ischia risalgono all'epoca romana e, difatti, il piatto risalirebbe al 470 a.C. La ricetta originale prevede l’uso del coniglio selvatico, ma oggi si ricorre prevalentemente a quelli allevati.
Come veniva allevato il "coniglio di fossa"
Diversi sono i metodi di allevamento del coniglio: in gabbiette, allo stato semibrado o nelle fosse. Interessante è l’origine di quest’ultima forma, che vanta una storia di circa 500 anni. Secondo questa, i conigli venivano allevati all’interno di profonde fosse scavate nel terreno. Da ognuna di queste si diramavano degli stretti cunicoli scavati dagli stessi conigli che vivevano, così, in un ambiente più naturale, con la possibilità di spostarsi e di scavare. Le razze tradizionalmente allevate in fossa erano la Liparina e a' Paregn.
I conigli, qui, venivano nutriti con erba fresca, paglia e steli di fave e leguminose in genere, ma anche residui di potature di alberi da frutto. Tale alimentazione regalava alla carne dell'animale un gusto unico e di notevoli qualità gastronomiche non riscontrabili nei conigli di allevamento industriale.
L’allevamento nelle fosse, nasce dall'esigenza di avere terra nuova per l'agricoltura: attraverso lo scavo di fosse profonde circa due metri, si migliorava la struttura e la resa del terreno coltivato. Oggi, tale metodo di allevamento non è più così diffuso: vi si ricorre prevalentemente a livello familiare.
La ricetta originale di Forio d'Ischia
La ricetta originale di Forio d'Ischia ci regala una pietanza dal profumo intenso e inconfondibile, dovuto alla presenza di erbe aromatiche quali la piperna selvatica (detta anche timo selvatico ) che cresce spontanea sull'isola, e la maggiorana. Ecco cosa serve e come procedere.