Lucuma, cos'è ed in quali ricette usarla

Per la serie “frutti esotici poco conosciuti in Italia”, è la volta della lucuma. Originaria delle valli andine peruviane, si tratta del prodotto di una pianta, la Pouteria lucuma, diffusa nel Sud America, specie in Ecuador e Cile.

La lucuma si presenta come un frutto dalla forma allungata coperto da una sottile buccia marrone. Una volta tagliato mostra, invece, il suo interno di colore arancione. La particolare caratteristica della lucuma è la consistenza della sua polpa, che si presenta piuttosto farinosa, come quella dell’uovo sodo per intenderci. Ciò spiega il motivo per il quale il frutto venga chiamato anche eggfruit.

Il sapore, piuttosto gradevole - ricorda quello delle patate dolci misto ad un sentore di acero. Cruda, cotta o in polvere, le ricette con la lucuma da poter preparare sono tante, basta solo sfruttarla nel migliore dei modi negli utilizzi che le sono più consoni.

Va consumata solo quando è ben matura, solo allora regala il suo meglio in termini di gusto.

Gli usi più frequenti la vedono come ingrediente principale di dessert e gelati sotto forma di polvere, da poter unire – tra l’altro – anche ai frullati ed ai centrifugati. Da cotta, invece, si può utilizzare nella preparazione di torte, biscotti, creme e budini. Si può unire allo yogurt, per una colazione diversa dal solito, o alla comune granola.

Cruda, in realtà, non è particolarmente sfruttata mentre, essendo ricca di amido, è indicata per tutte quelle preparazioni che devono risultare, per loro natura, dense e cremose. Proprio per questo se ne ricava una farina parecchio versatile in cucina.

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Forse non tutti lo sanno, ma dato il suo sapore dolce, la lucuma può rappresentare un’alternativa allo zucchero in svariate preparazioni, anche solo per dolcificare tè e tisane. Ricca di proprietà nutrizionali, perché non darle una possibilità?