Ingrediente proveniente dalla cucina giapponese, l’acidulato di umeboshi è particolarmente versatile in cucina: ecco come utilizzarlo al meglio.
Ingrediente proveniente dalla cucina giapponese, l’acidulato di umeboshi è particolarmente versatile in cucina: ecco come utilizzarlo al meglio.Si ottiene dalla pressatura e dalla successiva fermentazione – della durata di ben 7 anni – delle omonime prugne e rappresenta un condimento particolare pronto a rendere unici i nostri piatti. Cos'è l’acidulato di umeboshi? Una sorta di aceto dal sapore fresco: in Giappone è molto diffuso.
Acidulo e molto salato, va usato con parsimonia per tale sua caratteristica. In realtà è molto più che un semplice aceto. Per molti rappresenta un alimento paragonabile ad una medicina per i suoi valori nutrizionali le sue preziose proprietà: aiuterebbe, tra l’altro, nella prevenzione di numerose malattie legate all’apparato digerente.
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Acidulato di umeboshi: come si usa in cucina
Ma veniamo agli usi in cucina: l’acidulato di umeboshi risulta indicato per condire riso, orzo, grano e cereali in genere ed esalta il gusto delle verdure cotte - a vapore, in padella o in forno - e crude: perché non preparare un delizioso pinzimonio?
Si può unire a zuppe di verdure, stufati vegetali o a base di carne e pesce e spezzatini in genere. Ben si abbina ad alcuni alimenti: tra questi l'avocado.
Regala una marcia in più alle salse e, ovviamente, può essere utilizzato al posto dell’aceto di vino nel condimento delle insalate.
Inutile dire come il suo impiego ideale sia nelle ricette orientali, specie quelli a base di riso, di alghe e di pesce, nei quali va egregiamente a sostituire la salsa di soia. Provate, infine, ad unirlo a diversi tipi di creme, spalmabili e non, come il tahin o l’hummus di ceci.