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“Veg per scelta”: il nuovo libro di Pietro Leemann

Duecento ricette della tradizione culinaria italiana, riviste in chiave vegetariana e vegana: il nuovo libro dello chef Pietro Leemann, “Veg per scelta”. 

Duecento ricette della tradizione culinaria italiana, riviste in chiave vegetariana e vegana: il nuovo libro dello chef Pietro Leemann, “Veg per scelta”. 

Duecento ricette della cucina italiana, da Nord a Sud, reinterpretate in versione vegetariana: si trovano nel nuovo libro di Pietro Leeman, “Veg per scelta”, scritto a quattro mani con il giornalista Gabriele Eschenazi.

Il libro, edito da Demetra (20 euro) non si propone come un puro e semplice ricettario, ma come uno strumento per entrare in contatto con la scelta vegetariana, sviluppata attraverso tre tematiche, etica, ambiente e salute, con il contributo di medici, psicologi ed esperti.

 

Un post condiviso da Pietro Leemann (@pietroleemann) in data:

Chi decide di avvicinarsi ha bisogno di strumenti, per poter scegliere liberamente cosa mangiare”, racconta su Vanity Fair lo chef del ristorante milanese Joia, unico stellato tra i vegetariani. “Abbiamo affrontato il tema della cucina vegetariana da diversi punti di vista: storiografico, culturale, ambientale e salutistico”.

Per questo motivo i due autori hanno interpellato sul tema diversi esperti, come il docente di Ecologia umana, ambiente e salute Carlo Modonesi, Michela De Petris, medico chirurgo all’Istituto Nazionale dei Tumori e Monica Oldani, psicobiologa dell’Istituto di Medicina legale e Legislazione veterinaria all’Università di Milano.

Secondo Leemann essere vegetariani significa sposare un modo di vivere che non influenza solo le proprie scelte in cucina, ma guida l’approccio personale alla realtà.

Essere vegetariani è importante per l’ambiente, per la protezione degli animali, per la salute. Alla base c’è un senso di responsabilità verso se stessi e il proprio organismo, ma anche verso il pianeta - sottolinea il cuoco -. Bisogna chiedersi cosa è giusto fare, essere consapevoli di cosa si mangia e di cosa ci fa stare meglio. Anche se ci hanno sempre ripetuto che l’uomo è onnivoro, gli scienziati vegetariani sostengono che il nostro intestino sia meno adatto alla carne, perché è troppo lungo: la digestione lenta rischia di creare un ambiente fertile per i batteri e quindi per le malattie”.

A chi vuole è interessato dall’alimentazione vegetariana, Leemann consiglia di provarla per un paio di settimane e verificarne così direttamente i benefici

Sono le scelte che facciamo che ci aiutano a riflettere, a cambiare e a trasformarci”, prosegue.

 

 

Un post condiviso da Pietro Leemann (@pietroleemann) in data:

Le ricette contenute in “Veg per scelta” non sono frutto della pura invenzione dello chef, ma sono tratte dalla tradizione culinaria di ogni parte d’Italia e reinterpretate in chiave vegetariana e vegana: si va dalla pasta e fagioli, alle polpette, fino all’erbazzone emiliano e agli arancini di riso.

Non avevo mai esplorato i piatti della tradizione, l’ho fatto cercando di sfatare il luogo comune di una cucina povera. Ho lavorato con creatività, cercando di ingentilire le pietanze, di renderle più leggere e contemporanee. Giocando per esempio con le erbe aromatiche, con i contrasti, per ottenere dei sapori diversi”, conclude.

Foto: www.milanoplatinum.com