La rinascita di Amatrice parte anche da qui: uno spazio polifunzionale progettato da Stefano Boeri con mensa e ristoranti.
La rinascita di Amatrice parte anche da qui: uno spazio polifunzionale progettato da Stefano Boeri con mensa e ristoranti.Ha appena inaugurato ad Amatrice, il piccolo comune della provincia di Rieti colpito dal terremoto lo scorso agosto, il villaggio del cibo, dall’iniziativa solidale di Amate Amatrice.
Il progetto è un segno tangibile della rinascita di Amatrice: uno spazio polifunzionale di 900 metri quadrati dove gustare prodotti tipici e dove saranno ricostruiti i nove ristoranti andati distrutti nel sisma, idealmente in tempo per la prossima Pasqua.
Ogni insegna avrà una sua specifica metratura con cucine modulari, facilitazioni logistiche e ovviamente una serie di coperti all’esterno. Fra le prime insegne coinvolte ci sono Ma-trù, La Conca, Maria, Monti, Pica e Serafini.
Lo scorso 23 dicembre ha nel frattempo aperto i battenti il primo spazio di Amate Amatrice: un refettorio da 150 coperti per i bambini, che ospiterà anche eventi e show cooking, con l’intento di raccogliere fondi per la ricostruzione.
Il progetto nasce dall’idea di creare un punto per aggregare ma anche rilanciare l’economia di Amatrice, dando occupazione a oltre 130 persone.
Le architetture moderne, in legno, sono stato realizzate sulla base di un progetto gratuito dell’architetto Stefano Boeri, che lo descrive così sul Corriere della Sera: “Una piazza. Dove mangiare, certo. Ma anche incontrarsi, giocare, stare insieme, in uno spazio polifunzionale, al coperto, con un’enorme vetrata puntata verso la montagna”.
È stato possibile realizzare il villaggio del cibo grazie agli oltre 7 milioni di euro raccolti da Corriere della Sera, Tg La7 e dalla campagna Un aiuto subito.
Foto: www.lifegate.it