Corse clandestine, ippodromi e scommesse: è lo scenario delle illegalità nel mondo dell’ippica in Italia svelato dal Rapporto zoomafia 2014.
Corse clandestine, ippodromi e scommesse: è lo scenario delle illegalità nel mondo dell’ippica in Italia svelato dal Rapporto zoomafia 2014.Corse clandestine di cavalli e gare di sforzo, cavalli che stramazzano al suolo e vengono abbandonati sulla strada, doping e scommesse illegali, furti e macellazioni abusive: è quanto emerge dal Rapporto Zoomafia 2014.
Purtroppo nel 2013 si è verificata una pericolosa diminuzione delle attività di polizia giudiziaria finalizzate alla repressione delle corse clandestine di cavalli: infatti è stata bloccata solo una corsa clandestina e una gara di forza, e sono appena 23 le persone denunciate e 25 i cavalli sequestrati.
Nell’arco di sedici anni, da quando la Lav ha iniziato a raccogliere i dati per il Rapporto Zoomafia, cioè dal 1998 al 2013, sono state denunciate 3321 persone, 1228 cavalli sequestrati e 107 corse e gare clandestine bloccate.
La criminalità organizzata si è anche infiltrata nel settore delle corse ippiche ufficiali, influenzando sia la gestione delle scommesse presso i punti ufficiali ma anche le stesse corse che possono essere manovrate da accordi occulti tra scuderie e driver o da comportamenti minatori nei confronti dei fantini o dalla pratica del doping: ogni anno sono in media circa 180 i cavalli che partecipano a gare ufficiali e che risultano positivi alle analisi antidoping.
La criminalità organizzata è arrivata a mettere le mani anche sulle attività zootecniche: gestione di allevamenti, truffe, traffico illegale di medicinali e sostanze dopanti, furti di animali da allevamento e falsificazione di documenti sanitari.
Non a caso, negli ultimi anni sono stati confiscati a diversi esponenti delle varie famiglie mafiose o camorriste aziende agricole, allevamenti di bovini e cavalli, caseifici, società per la commercializzazione di prodotti agroalimentari e macellerie.
Per non parlare poi del fenomeno delle sofisticazioni alimentari: carne in cattivo stato di conservazione pronta ad essere preparata in ristoranti, falsi salumi Dop, cibi “etnici" non correttamente conservati e pericolosi per la salute.
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