Nel mar Mediterraneo arriva la rete salva animali di grossa taglia e in particolare lo squalo elefante e le tartarughe marine.
Nel mar Mediterraneo arriva la rete salva animali di grossa taglia e in particolare lo squalo elefante e le tartarughe marine.E’ stato messo a punto un innovativo sistema che permetterà di salvare gli animali marini di grossa taglia che rimangono impigliati nelle reti da pesca: attraverso piccole boe gli animali impigliati verranno pesati e scatterà una telefonata di allerta.
Il progetto consente in particolare di salvare la tartaruga marina e lo squalo elefante, il pesce più grande del Mediterraneo, che molto spesso rimane impigliato involontariamente nelle reti da posta mentre nuota lungo le coste in cerca di plancton.
La lunghezza dello squalo elefante si aggira intorno ai 9 metri per i maschi e agli 8-9 metri per le femmine, ma può talvolta raggiungere anche i 12 metri, mentre il peso può arrivare fino alle 10 tonnellate.
Il sistema, sperimentato nei giorni scorsi con successo nelle acque dell'Isola dell'Asinara, è stato messo a punto dal Dipartimento di Ingegneria Informatica dell'Università della Calabria
Questo sistema è stato sviluppato nell'ambito del progetto SharkLife finanziato dalla Commissione europea con l'obiettivo specifico di ridurre le catture e la mortalità dello squalo elefante.
Stefano Di Marco, vice presidente nazionale del Cts e Responsabile del progetto, spiega che il congegno può rilevare e segnalare istantaneamente l'avvenuta cattura nelle reti da posta di diversi animali, non solo di squali. Infatti alle reti sono applicate, a intervalli regolari, delle mini boe munite di sensori capaci di percepire il peso dell'animale quando viene catturato.
Queste reti sono utilizzate per pescare piccoli animali come triglie e aragoste, dunque animali di dimensioni superiori fanno scattare l'allarme nel gprs presente nella boa principale posta in superficie, che fa partire immediatamente un sms indirizzato a personale in grado di intervenire tempestivamente.
Attualmente la sperimentazione è in corso nel Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena e Parco Nazionale dell'Asinara: in futuro in caso di cattura sarà proprio lo staff di questi parchi a intervenire per salvare gli animali marini di grossa taglia da morte sicura.
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