L’Aidaa lancia un appello ai social network, come Facebook, perché blocchino le pagine che mostrano immagini e filmati di abusi sugli animali.
L’Aidaa lancia un appello ai social network, come Facebook, perché blocchino le pagine che mostrano immagini e filmati di abusi sugli animali.L'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa), chiede ai social network come Facebook di rimuovere le immagini e i filmati che mostrano abusi e violenze commesse sugli animali. Ogni mese vengono segnalate centinaia di pagine con filmati e fotografie di cani e gatti massacrati postati su Facebook che non interviene rispondendo che le segnalazioni di video orribili e di pagine che incitano al massacro di animali “non violano gli standard della comunità”.
Eppure questi abusi sono reali e possono scatenare emulazione, accusa Aidaa, secondo cui si tratta di una situazione paradossale ed insostenibile.
Molti video che evidenziano veri e propri massacri di animali sono penalmente punibili dalla legge in quanto reati e sono a rischio emulazione specialmente da parte dei minorenni più irrequieti.
Da qui la decisione di denunciare pubblicamente lo scandalo dei filmati violenti di massacratori e picchiatori di animali che ogni giorno girano e di rivolgere un appello pubblico ai responsabili di Facebook e di tutti gli altri social network a non consentire più la pubblicazione e la diffusione di filmati che violano oltre alla legge italiana anche la coscienza di milioni di persone.
Lorenzo Croce, presidente nazionale Aidaa dichiara «Chiediamo maggior rispetto e maggior controllo su chi pubblica e diffonde filmati orrendi di maltrattamenti e uccisioni di animali. Ogni giorno noi riceviamo segnalazioni che inoltriamo. Abbiamo visto che in alcuni casi pagine e filmati vengono effettivamente tolti, ma spesso non si procede alla loro rimozione nonostante si tratti di filmati orribili e crudeli e che per giunta rischiano di essere oggetto di emulazioni. Invitiamo i responsabili del social network ad applicare un maggior controllo ed un maggior rigore nei confronti di chi posta e diffonde materiale violento a danno degli animali».
Foto © akatz66 - Fotolia.com